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Chiaramonte Gulfi convegno sul commercio del futuro

“Sta cambiando il modo di fare commercio. E’ il messaggio che lanciamo alle piccole e medie imprese del nostro comparto illustrando quali le nuove opportunità e quali le soluzioni per evitare il fallimento o, nel caso in cui ci si dovesse trovare impelagati in questa spiacevole condizione, cosa fare per uscire dal tunnel”. E’ quanto dichiarato ieri mattina dal presidente della sezione Ascom di Chiaramonte Gulfi, Danilo Scollo, aprendo i lavori del convegno “Il commercio nel futuro” promosso dall’associazione di categoria in collaborazione con il Comune, Commerfidi e l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. “L’organismo di composizione della crisi – ha affermato il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, che ha fortemente voluto l’appuntamento in questione – consente all’indebitato di individuare uno strumento che possa colmare i suoi debiti e arrivare all’esdebitazione. Ringraziamo il Comune per la volontà di collaborazione che ha manifestato sin dal momento in cui si è costituito il nuovo direttivo sezionale. Riteniamo che attraverso la sinergia si possa arrivare lontano”. Il sindaco, Sebastiano Gurrieri, ha tenuto a rimarcare i positivi rapporti esistenti con la locale Confcommercio. Il vicepresidente provinciale dell’associazione di categoria, Maurizio Tasca, il presidente Commerfidi, Salvatore Guastella, e il presidente dell’Ordine, Maurizio Attinelli, hanno esposto, attraverso vari passaggi, quale può essere la ratio di un intervento che consente ai piccoli, medi e grandi operatori del settore del commercio di evitare passi falsi che potrebbero compromettere il futuro dell’attività. Sul tappeto, naturalmente, anche le novità normative. Come non ha mancato di sottolineare il relatore Giuseppe Iacono, commercialista in Ragusa, che ha puntato i riflettori anche sulla nuova normativa riguardante la privacy che, emanata inizialmente nel 2003, non era mai stata aggiornata e, per certi versi, mai attuata in maniera piena. “La comunità europea – ha detto Iacono – ha obbligato tutti gli stati membri con delle regole più rigide. Queste devono essere attuate per il trattamento dei dati sensibili affinché gli stessi non siano utilizzati per motivi illeciti o, addirittura, vadano perduti. In ogni caso, stare al passo con i tempi è fondamentale per potere operare con piena consapevolezza dei propri mezzi”. L’appuntamento è dunque servito per fare il punto su come portare avanti certi percorsi e su quali possono essere le ricadute positive quando tutte le tappe sono pienamente rispettate.

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