
Grazia Dormiente, Direttore culturale del Consorzio di tutela del Cioccolato di Modica, ha presentato a Pozzallo presso la libreria Parnaso, il libro di Francesco Lucania “Il cioccolato. Storia, curiosità, ricette, maestri”. Presente l’autore ed il maestro cioccolatiere Alessandro Fioraso. Di seguito il suo intervento integrale.
“Ho accolto il gentile invito rivoltomi da Francesco Lucania – ha detto la Dormiente – per la presentazione del suo libro, pubblicato da Miraggi Editore nel 2013 al fine di confermare la strategia dell’inclusione attuata già da tempo da Nino Scivoletto, direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica. È ben noto a tutti come tale strategia sin dal 2011 sia sfociata nella realizzazione dell’itinerario culturale Europeo “la via del cioccolato”, puntando a valorizzare la cultura del cioccolato che fluente attraversa l’Italia e i Paesi Europei. Per tale ragione a ChocoModica del 2016 sono stati presentati gli esiti di un fecondo cantiere di ricerca e di lavoro, ospitando sia il toscano Learco Nencetti, curatore del Catalogo “Squisita Gentilezza” che ha illustrato la secentesca fioritura cioccolatiera fiorentina, fragrante di gelsomino, sia le studiose torinesi Anna Rita Merli della Compagnia del Cioccolato e la storica Nicoletta Calapà che hanno esposto i miti e i riti della cioccolata sabauda. Tali contributi da conoscere e da gustare sono stati pubblicati nei Quaderni del già citato Museo.
Eppure, stasera il nostro si configura come un incontro particolare per quelle che a me sembrano non casuali coincidenze. L’eclettico Francesco Lucania, valente bibliotecario che nella Biblioteca Civica di Torino attraversava i percorsi del sapere da custodire, ha scelto di accompagnarsi al maestro cioccolatiere torinese Alessandro Fioraso titolare con i suoi fratelli Dario e Valerio, di Piemônt Cioccolato per unire al suo saggio sul cibo degli dei una degustazione guidata”.
Corpose e allettanti si rivelano le pagine dedicate dall’autore ai Maestri cioccolatieri, poiché disegnano la mappa urbana delle cioccolaterie torinesi, indicandone creatività e storicità. Proprio da tali pagine traspare l’appassionata ricerca di Francesco Lucania, frutto di incontri scaturiti dall’ amabile complicità con gli artefici delle delizie torinesi, annoverate come indicatori della civiltà del cioccolato, di cui Torino è tuttora pervasa. Piacevole e intrigante diventa la traversata tra le ottocentesche fabbriche di cioccolato fino a giungere alle attuali e altrettanto note cioccolaterie torinesi. Da Caffarel nel 1826 a Giordano nel 1897 attraverso i fratelli Stratta, Talmone, Pastiglie Leone, il caffè storico Baratti & Milano, Venchi e De Coster la città di Torino diventò incontestabilmente la capitale italiana del cioccolato. Fiorirono le innovazioni, i laboratori si dotarono di macchinari e i cioccolatieri sperimentarono la loro inventività, aggirando il blocco napoleonico del 1806 con il vincente connubio Cacao- Nocciola delle Langhe, le colline amate da Cesare Pavese. Così tradizione e innovazione generarono l’inconfondibile Gianduiotto, il primo cioccolatino incartato, e le leggendarie praline Cri-Cri. Il novecento è segnato ancora dalla nascita di laboratori, i cui nomi da Peyrano a Piemônt’ Cioccolato, da Gobino a Domori, senza trascurare gli altri cioccolatieri, animano a tutt’oggi il mondo del cioccolato torinese. Essi sono interpreti della vocazione territoriale, che il Lucania ha saputo assecondare, restituendo i luoghi della storia quotidiana come gesto d’amore per la sua città d’adozione e di formazione.
Infine, la sezione dedicata alle ricette elaborate dallo stesso Lucania, cultore di colti abbinamenti, filtrati dalle fonti ricavate da diversi campi delle scienze umane, conferma la chiave divulgativa di questo saggio-guida che intende fornire gli strumenti per un consumo informato e consapevole.