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Giovani Dottori Commercialisti, 1^ giornata di lavori al Duomo di S.Giorgio del 56° congresso nazionale. Presenti i vertici dei commercialisti

E’ iniziato a Modica, all’interno della splendida location del Duomo di San Giorgio a Modica, Patrimonio dell’Unesco, il 56° Congresso nazionale dei Giovani Dottori Commercialisti UNGDCEC. Più di mille gli accrediti richiesti per la partecipazione all’evento nazionale, per la prima volta a Modica.
Al centro del dibattito un tema caldo per la categoria: ”Il Dottore Commercialista alla guida della ripresa economica del paese: opportunità in tema di finanza, lavoro e investimenti”. L’argomento è stato trattato in un’ottica multidisciplinare per offrire ai colleghi un’occasione di approfondimento su una tematica che rappresenta nuove opportunità di specializzazione e nuovi sbocchi per la professione. Durante il Congresso saranno analizzati da un lato i principali strumenti che le aziende avranno a loro disposizione per sviluppare e accrescere i vecchi e nuovi assetti, aumentando la propria capacità innovativa e competitiva; dall’altro come si ridisegna la figura del commercialista in questo contesto, con un ruolo attivo e da protagonista nell’essere consulente aziendale in grado di aiutare l’imprenditore nella gestione aziendale.
Ad aprire i lavori, il Presidente provinciale dei Giovani Commercialisti, Michelangelo Aurnia che ha parlato della città che ospita il Congresso, ringraziando chi ha sostenuto il suo “sogno” di portare a Modica i giovani dottori commercialisti per il congresso. Aurnia ha anche parlato del delicato ruolo del giovane commercialista in un’ottica più aperta e molto partecipe al mondo imprenditoriale. “Il nostro ruolo – ha spiegato Aurnia – è molto delicato, spesso criticato e visto come una figura che si allontana dagli schemi delle imprese. Così non è – ha voluto sottolineare Aurnia -, anzi cerchiamo di dare maggiore supporto alle aziende che cercano in noi un supporto per avere maggiori chiarimenti sul mondo finanziario.” Tra i passaggi importanti di Aurnia, anche la possibilità di avviare con le imprese un tipo di rapporto ancor più di fiducia reciproca.
Presente all’apertura dei lavori, il sindaco di Modica, Ignazio Abate che ha espresso parole di elogio per tutta l’organizzazione dell’evento e per aver messo la città di Modica al centro di un momento nazionale che risalta la bellezza della città che rappresenta.
Anche il vescovo di Noto, Monsignor Antonio Staglianò, nel suo intervento ha parlato dell’importanza del cattolicesimo sociale per il rinnovamento dell’economia. “Un commercialista cristiano – ha sottolineato Staglianò – ha un ruolo importante della società imprenditoriale. Monsignor Staglianò è andato diritto al sodo. Senza troppi giri di parole e timori reverenziali contro una realtà – quello del Far West dei mercati finanzari e della speculazione – che ha creato “un’economia che uccide” dove “l’uomo è ridotto a uno solo dei suoi bisogni: il consumo”. Il vento della rivoluzione arriva a soffiare anche sulle radici ideologiche del capitalismo.
Tra i relatori il Presidente Nazionale dei Commercialisti Massimo Miani che ha relazionato durante una tavola rotonda con il presidente Nazionale dei Giovani Dottori Commercialisti Daniele Virgillito.
Domani altra giornata ricca di lavori tra il Duomo di San Giorgio e il Castello dei Conti, dove si svolge la tre giorni del Congresso.

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