
Commovente e simbolica la terza edizione di “Jalafuocu ri San Giuseppi”, promossa dall’Associazione dei Vaniddari con il patrocinio del Comune di Pozzallo, tenutasi sabato sera con gran successo di pubblico. Dal primo migrante della storia, San Giuseppe, ai migranti di oggi, per sottolineare il senso di accoglienza che caratterizza la città marinara. Quattro giovanissimi tedofori, dislocati in quattro quartieri storici della città hanno portato le torce infuocate lungo le vie di Pozzallo per arrivare presso il piazzale Raganzino ed accendere, con gli arcieri di Ragusa, u jalafuocu. Quattro i continenti rappresentati dai ragazzi, Africa, Europa, Americhe e Asia simbolo di fratellanza e della necessità di integrazione tra i quartieri cittadini stessi e in senso più ampio tra i popoli. Una serata animata da gruppi folkloristici, dai tamburi di Buccheri, dalla cavalcata equestre, da giochi dedicati ai bambini ed in conclusione da un coinvolgente balletto attorno al fuoco. Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino Roberto Ammatuna e dagli organizzatori del gruppo Vaniddari per un appuntamento che sta ormai consolidandosi nel corso degli anni unendo alle tradizioni di un tempo l’odierna esigenza di integrazione.
la foto è di Antonio Carmelo Monaca