Il Sindaco di Modica Ignazio Abbate desidera complimentarsi pubblicamente con il Presidente della Regione Musumeci e con l’Assessore Bandiera per l’azione di contrasto all’importazione indiscriminata di generi alimentari dall’estero che si è concretizzata con il maxi sequestro operato al Porto di Pozzallo di 5 mila tonnellate di grano kazako destinato a finire sulle nostre tavole. Da anni i produttori siciliani in primis pretendono maggiori controlli sulle materie prime alimentari provenienti dai mercati stranieri, in particolar modo dall’est Europa e dal Nord Africa. Il lavoro del Corpo Forestale e degli ispettori fitosanitari ha permesso di scoprire le scarse condizioni igieniche della nave che trasportava il grano duro e la presenza di muffe e chiazze di umido che hanno reso il grano non commestibile neanche per gli animali. L’augurio è che questi controlli serrati proseguano anche in futuro, anzi che si intensifichino anche su altre merci. Mi riferisco, ad esempio, alle arance provenienti dal Nord Africa come alle olive e al loro prodotto finito, l’olio. E ancora al latte e ai formaggi provenienti dall’Europa dell’Est, al pollo polacco, alle arachidi cinesi, al pesce spagnolo inquinato da metalli pesanti. La stessa Coldiretti, prosegue Abbate, ha stilato una lista dei cibi più pericolosi che arrivano sui nostri mercati sfruttando i prezzi molto più bassi dovuti al costo della mano d’opera nei Paesi d’origine e alla mancanza di controlli rigidi. Ben vengano questi controlli a difesa della nostra salute e della nostra economia. Il mio appello è sempre quello: consumiamo prodotti italiani, meglio ancora se a Km zero provenienti dalle nostre coltivazioni e dai nostri allevamenti. A guadagnarci sarà la nostra salute ed i nostri coltivatori/allevatori.

8 commenti su “Sequestro grano kazako: gli apprezzamenti del Sindaco di Modica Abbate in difesa del Made in Italy”
ANCORA PER L’ENNESIMA VOLTA ABBIAMO UN SINDACO FUORI DAL “COMUNE”
SEMPRE NUMBER ONE
COMPLIMENTI VIVISSIMI
Sarebbe molto.corretto scrivere a chi è destinato.questo grano .
Mica l’ha sequestrato lui il carico..!
Complimenti ai complimenti..!
POI CI FIDIAMO AD ACQUISTARE CON L’ILLLUSIONE DEL KM. ZERO…
se l italia dovesse vivere di grano italiano saremmo tutti morti per fame, cioè la produzione è irrisoria per quanto ne serve al mercato interno , per non parlare delle esportazioni di grano lavorato leggi pasta od altro.
i maggiori produttori restano gli USA e stati dell ex URSS., dai quali compriamo, quindi qui la parola km 0 non è applicabile anche se esistono dei virtuosi come Franco Distefano a Chiaramonte che crede nel recupero dei grani antichi , macinandole nel suo mulino ad acqua e che qualcuno qualche mese fa gli dette fuoco almeno cosi dicono.
certo vigilare sugli aspetti igienico-sanitari non è male anzi ben venga, ma questo è il macro. andiamo al micro e quindi provenienza genetica, sistema di coltura, trattamenti subiti ecc ecc.
e questo chi può farlo nessuno, costi altissimi, insostenibili dalla comunità.
mi piacerebbe che rtm che seguo da lontano con piacere , approfondisse le notizie e non solo le riportasse.
Cavalcare l’onda è il motto di Abbate , pur di cercare consensi .
Sembra quasi che abbia timore di non farcela ad essere rieletto , nonostante l’enorme energie e finanziamenti calati sul campo .
Ed ancora dovete vedere cosa scatenerà nei prossimi 60 gg . . .
Come mai non è andato al porto col suo staff , magari con la nave come sfondo ?
N.B. Tutti coloro che la pensiamo in modo difforme , siamo considerati NEMICI (da abbattere).
Destinazione del carico, grano di origine kazaka a bordo di una nave salpata da uno scalo russo, era il Mulino Rocca Salva di Pozzallo. Fonte newnotizie.it
…..che la produzione del grano in ITALIA si ritiene insufficiente per il fabbisogno della NAZIONE è pura teoria ,non supportata dalla realta’,che serve solo a giustificare e coprire gli affari internazionali tra STATI . Maggiormente non puo’ essere ignorato che il solo scopo e’ il business e l’arricchimento facile se si tiene conto ,come da fatti ,che della salute dei popoli non gliene frega niente a nessuno.Il grano in questione,come sostengono fonti giornalistiche,non va bene neanche per consumo zoofilo,quindi ….e’ questa la bonta’esaltata che aggiunge valore al nostro prodotto?vogliamo parlare dei nostri agrumi,delle nostre arance che si lasciano marcire per privilegiare le provenienze estere,vogliamo dire delle olive ,alberi secolari rasi al suolo nel Bel SALENTO e in tutta la PUGLIA, soprattutto, perche’ dobbiamo consumare l’olio tunisino !!! accordi e basta, di una politica miserevole che arriva anche a sostenere il beneficio dei migranti,chiamiamoli cosi,in ITALIA !!! è tutto insufficiente al fabbisogno della NAZIONE ???? per fortuna che la Cultura ,l’Iintelligenza del Popolo ITALIANO sovrastano l’IGNORANZA per capire che la sola INSUFFICIENZA che c’e ‘ e solamente la classe politica che ci rende ASSERVITI