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Il presidente del Tribunale di Ragusa dispone la chiusura della sede staccata nell’ex Palazzo Ina

Il presidente del Tribunale di Ragusa, Biagio Insacco, ha disposto la chiusura della sede staccata nell’ex Palazzo Ina a seguito della gravissima infiltrazione d’acqua che ha reso impraticabili e inagibili i locali di pertinenza delle cancellerie del primo e del secondo piano, allagando, altresì, gli armadi di rete e le centraline elettriche. E’ stato effettuato un sopralluogo nell’immobile da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ragusa, proprietario della struttura, a seguito del quale è stato accertato che i distacchi dei pannelli e le infiltrazioni sono stati causati dalla rottura di un tubo d’acqua al terzo piano per cui occorre intervenire in sicurezza per ripristinare l’agibilità dei luoghi. L’ingegnere Giovanni Iacono, responsabile della sicurezza, e il dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale hanno chiesto di non utilizzare i locali in attesa che vengano predisposte tutte le misure tecniche per ripristinare le condizioni di sicurezza. Il presidente Insacco, a questo punto, ha dovuto chiedere la chiusura fino a quando il Comune di Ragusa non provvederà ad eseguire i necessari interventi. Per tale motivo è stato disposto il rinvio d’Ufficio, a dara da destinarsi delle udieneze di lavoro, delle esecuzioni mobiliari e delle esecuzioni immobiliari che si dovevano celebrare nei giorni 23 e 26 febbraio.

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6 commenti su “Il presidente del Tribunale di Ragusa dispone la chiusura della sede staccata nell’ex Palazzo Ina”

  1. Salvatore Rando

    Chi per prima deve provare vergogna su questa pantomima del tribunale di Ragusa sono le Istituzioni che ha fronte delle denunci avanzate in tutte le direzioni, tutti si girano dall’altra parte per non utilizzare altre affermazioni processuali. Il Ministro del PD Orlando non ne vuole sapere, Lo Spresal non controlla sulla sicurezza dei lavoratori, i vigili del fuoco molto probabilmente hanno da fare altrove, il Comune di Ragusa affitta altri locali fatiscenti, non esistono via di fuga e servizio antincendio. Su fosse capitato a qualsiasi cittadino, che per aprire una attività commerciale non avrebbe adempiuto ad una solo mancato obbligo sulle norme di sicurezza, apriti cielo e invece chi amministra la giustizia evidentemente dei “passaporti” che eludono il problema. Dimenticavo la politica, tra qualche settimana si vota che forse si sono dimenticati che è stato chiuso un Tribunale nuovo antisismico e intasato un palazzo che ha detta del Genio Civile e fortemente critico specialmente in una zona sismica come la nostra? O forse si aspetta che avvenga l’irreparabile per poi fare passerelle e commemorazioni? I locali del tribunale di Ragusa vengono frequentati da migliaia di cittadini, da avvocati, da Magistrati e dei lavoratori e tutti hanno diritto di lavorare e frequentari i locali pubblici nella massima sicurezza.

  2. coraggio che adesso affitteranno qualche altro locale, magari a svariate centinaia di migliaia di euro al mese, certamente di proprietà di un povero comune cittadino ignoto, nelle more che non faranno partire un progetto per la realizzazione di un altro nuovo e moderno palazzo di giustizia (volutamente minuscolo) che potrà giustificare la spesa di svariati milioni di euro.
    coraggio, abbiate fede, lo fanno per noi, per tutti noi!

  3. Magari i lavori inizieranno il 4 novembre così da rispettare gli usi e le consuetudini di una qualche innominata loggia . . .

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