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Incontro: “Rete civica della salute”. Un percorso che accorcia le distanze tra i Cittadini e il Sistema Sanitario

L’Azienda Sanitaria di Ragusa ha organizzato per giovedì 15 febbraio 2018, alle 12, presso la sede di Piazza Igea un incontro su: “Rete Civica della Salute”.
Un importante appuntamento che vedrà la partecipazione del Commissario dell’Asp, Salvatore Ficarra; PieroEmilio Vasta, Presidente della Conferenza regionale dei CCA – Comitati Consultivi Aziendali; Salvatore Criscione presidente del Comitato Consultivo Aziendale – Asp Ragusa.
All’incontro parteciperanno le Associazioni che fanno parte del CCA di Ragusa e gli Operatori che, a vario titolo, operano nell’ambito dell’Azienda con lo scopo di migliorare la qualità dei sevizi sanitari.
Sarà un’occasione per parlare della Rete Civica della Salute, tra l’altro il Team work dell’Asp di Ragusa è stato da poco rinnovato, organismo composto da una componente aziendale e una componente civica, che ha, appunto, lo scopo di sviluppare la Rete Civica della Salute per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria. Un percorso che accorcia le distanze tra i Cittadini e il sistema sanitario.
La Rete Civica della Salute (RCS) è un progetto d’inclusione sociale, una chiamata pubblica di cittadini consapevoli riconosciuti dal Servizio Sanitario Regionale (SSR) e coordinati per la migliore tutela della salute, per sé ed i propri cari. Il progetto attua in modo avanzato il dettato dalla Legge 833 del 1978, istitutiva del SSN, che proprio al primo articolo, a sottolinearne l’importanza, subordina l’attuazione del servizio sanitario nazionale alla garanzia della partecipazione dei cittadini che agiscono a pieno titolo nel processo di costruzione e controllo del sistema preposto a garantire lo “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale” propugnato nell’atto costitutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La RCS promuove e sviluppa la partecipazione di singoli cittadini attivi e competenti in funzione di stakeholders delle proprie comunità; si fonda sul principio costituzionale che dichiara il diritto alla salute “diritto dell’individuo e insieme interesse della collettività” e si costruisce nella consapevolezza che la dimensione della salute interseca tutte le dimensioni del welfare di comunità: sociale, ambientale, culturale.
L’obiettivo più alto della RCS è promuovere la cultura individuale della responsabilità civica, del senso autentico di comunità e cittadinanza, dell’educazione alla convivenza civile, a saper essere catalizzatori di sviluppo culturale e risanamento del degrado nei servizi pubblici essenziali, specie quelli che impattano sulla qualità della vita urbana. Si pensi soprattutto allo smaltimento dei rifiuti.
La dorsale su cui si innesta la RCS è rappresentata dai Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana (articolo 9, commi 8 e 9 della Legge Regionale 14 aprile 2009, n. 5 – Art. 2 del D. A. n. 01019 del 15 Aprile 2010) coordinati in ambito regionale dalla Conferenza dei CCA(D.A. n. 1874 del 21 settembre 2012). I Comitati Consultivi Aziendali favoriscono la partecipazione dei cittadini per l’attuazione degli obiettivi di qualificazione della sanità.
La RCS è distribuita nei 390 Comuni siciliani. L’obiettivo progettuale primigenio è raggiungere 100.000 registrazioni di Cittadini Informati e reclutare 2.000 Riferimenti Civici della Salute, ripartiti in proporzione demografica comunale.

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