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Modica, ennesimo caso di abbandono di rifiuti. Notizia di reato nei confronti di artigiano pozzallese

Ancora un caso di abbandono di rifiuti speciali non pericolosi scoperto dalla sezione di Giudiziaria della Polizia Locale di Modica in Contrada Fargione, zona Asi Modica Pozzallo. Nel corso di controlli del territorio disposti dal Comandante, Rosario Cannizzaro, e sollecitati dal sindaco, Ignazio Abbate, e dall’Assessore per la Sicurezza del Territorio, Pietro Lorefice, è stato accertato, nei pressi della sede di un’azienda del posto, su suolo pubbico, l’abbandono incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da cinque paraurti di auto, diverse lastre di polistirolo espanso. Dalle indagini effettuate, è stato rilevato che su uno dei paraurti era riportata l’impronta della targa di un veicolo. Individuato il proprietario, questi dichiarava che qualche mese fa aveva lasciato l’auto per la sostituzione del pezzo presso un’autocarrozzeria. L’artigiano, successivamente, ha ammesso di avere eseguito lo scorso mese di novembre lavori su quell’autovettura.

Dagli elementi raccolti, è emerso che M.P., 52 anni, pozzallese, aveva violato l’art. 256 del Codice dell’Ambiente e per questo motivo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa.
“Siamo monitorando costantemente il nostro territorio – spiega l’assessore Lorefice – e non faremo sconti a nessuno. Il rispetto dell’ambiente è categorico anche perché abbiamo istituito un servizio attraverso il quale l’Ufficio Politiche Ecologiche provvede, a seguito di segnalazione, a ritirare i rifiuti di ogni genere. La polizia locale proseguirà, senza soluzione di continuità, i controlli”.

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2 commenti su “Modica, ennesimo caso di abbandono di rifiuti. Notizia di reato nei confronti di artigiano pozzallese”

  1. Mi rendo conto che la nostra educazione non è sempre al top e a volte possiamo comnettere degli errori. Lasciare dei rifiuti in luoghi non consoni, può essere un fatto deleterio, ma ,si è pensato di creare un isola ecologica in cui poter conferire i materiali che non vanno dentro i cassonetti? Un solo esempio: dei materassi dismessi, hanno aspettato fuori 4 giorni, prima di essere tolti dalla ditta. Magari si farebbe a meno di intasare i tribunali di denunce e si aiuterebbero meglio i cittadini. Che ne pensa il nostro solerte assessore ?

  2. Concordo, chi ha fatto la fatica di caricare un materasso o un frigorifero sulla propria auto credo sarebbe ben felice di scaricarlo, senza la preoccupazione di essere beccato, in un’isola ecologica. Ne guadagnerebbe il territorio, il cittadino, e persino la ditta incaricata della raccolta che si risparmierebbe il costo della raccolta porta a porta. D’altra parte chi raccoglie gli ingombranti da qualche parte li porterà, qual è il problema se se ne incarica il cittadino (se preferisce) ? Perché non si può fare ? Ovvio che chi sgarra nonostante questa possibilità “legale” dovrà essere frustrato in piazza Matteotti !!

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