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Un impianto fitodepurativo. Il Comune di Scicli partecipa a un bando

Il Comune di Scicli mette a disposizione dell’Università di catania un’area di circa 200 mq presso l’impianto di depurazione di contrada Arizza per realizzare un impianto dimostrativo di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue e dei fanghi.

Il Dipartimento il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università degli Studi di Catania sta predisponendo insieme all’ INRGREF – Institut National des Recherches en Génie Rural, Eaux et Forêts (capofila) una proposta progettuale nell’ambito del programma in oggetto relativamente all’Obiettivo Tematico 3, Tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici: Priorità P.3.2: Conservazione e utilizzo sostenibile delle risorse naturali.
Il titolo del progetto è il seguente : TRESOR – TRaitement des Eaux uSée et des bOues Résiduaires par filtres plantés et usage agricole durable (Sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue e dei fanghi e loro riuso sostenibile in agricoltura).
L’amministrazione comunale di Scicli -come spiega l’assessore Viviana Pitrolo- è partner del progetto, che ha come obiettivo divulgare e promuovere le tecnologie naturali delle acque reflue e dei fanghi, quali la fitodepurazione e la fitodisidratazione, per il trattamento ed il riuso in agricoltura delle acque reflue e dei fanghi di depurazione prodotti da piccoli e medi insediamenti nei territori transfrontalieri di Italia e Tunisia. I trattamenti naturali sebbene siano tecnologie consolidate in altri Paesi, ancora nelle regioni transfrontalieri della Sicilia a e della Tunisia sono poco sviluppati nonostante i numerosi vantaggi per quando riguarda l’affidabilità e la riduzione dei costi di gestione del trattamento delle acque reflue, soprattutto per piccole e della comunità. Inoltre, tali tecnologie permettono la valorizzazione e il recupero in agricoltura delle acque reflue e dei fanghi che altrimenti dovrebbero essere smaltiti nell’ambiente con notevoli problemi di impatto. Il progetto prevede la realizzazione di impianti dimostrativi, organizzazione di stage e seminari tecnico-scientifici rivolti a studenti e tecnici residenti in Sicilia e Tunisia, visite tecniche nei territori transfrontalieri, la redazione di un manuale tecnico in lingua francese e italiana per la progettazione e gestione di impianti di fitodepurazione e per il riuso delle acque reflue in agricoltura.
Nell’area individuata in contrada Arizza, tra Donnalucata e cava d’Aliga, sarà realizzato un campo dimostrativo per l’irrigazione di colture ortive con acque reflue fitodepurate. L’impianto dimostrativo sarà progettato dai ricercatori del Di3A, il quale fornirà gli elaborati tecnici ed economici necessari per l’autorizzazione e realizzazione dell’impianto. L’attività di monitoraggio durante la durata del progetto sarà svolta dai ricercatori dell’Università di Catania, i quali avranno anche il compito di organizzare eventi divulgativi, seminari, workshop, visite tecniche, ecc.
Il budget di progetto assegnato al Comune è di 170.000,00 euro. Il progetto è finanziato per un importo di 144.500,00 euro (pari all’85%) direttamente dall’Unione Europea, mentre la restante parte pari a 25.500,00 euro (15%) è coperta dal “Fondo di rotazione ex L. no. 183/1987” garantita dal Ministero dell’Economia e Finanze (Delibera CIPE n ° 10 del 28 gennaio 2018).

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© Riproduzione riservata

1 commento su “Un impianto fitodepurativo. Il Comune di Scicli partecipa a un bando”

  1. a Modica invece si pensa a fare megarotatorie e tunnel inutili..!
    il depuratore della fiumara depura?

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