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VIDEO. Ragusa, operazione “San Giovanni”. Sesso in cambio di droga. 12 misure cautelari

La Squadra Mobile ha dato esecuzione a 12 misure cautelari, disposte dalle Procure della Repubblica di Ragusa e dei Minori di Catania, come deciso dai rispettivi Giudici per le Indagini Preliminari. I provvedimenti hanno interessato gli albanesi Elvis Maloku, 20 anni, Alandro Maloku, 22 anni, il ragusano Salvatore Scatà, 24 anni, i catanesi Giuseppe Sergio Aiello, 27 anni, e Marco Aiello, 21 anni, oltre agli albanesi Erion Rrapaj, 25 anni, H.D., 24, H.S., 25, il tunisino B.A.A., 25 anni(divieto di dimora nel Comune di Ragusa), T.L., gambiano di 21 anni (divieto di dimora nel Comune di Ragusa), l’albanese Z.A., 18 anni, (collocamento in comunità), e il 17enne di Ragusa S.K., 17 anni(collocamento in comunità).
Nella primavera del 2016 gli spacciatori e gli assuntori di droga, avevano preso possesso della centralissima Piazza San Giovanni a Ragusa.
Dopo i primi arresti, la Procura della Repubblica aveva delegato la Polizia di raccogliere fonti di prova a carico dei singoli spacciatori, concentrando gli sforzi investigativi su chi cedeva la droga ai minori e nei luoghi da loro frequentati. Le attività investigative venivano coordinate da   Pubblici Ministeri presso la Procura della Repubblica di Ragusa, Rota e Bisello.
Tra gli spacciatori c’erano anche alcuni minori, per cui veniva tempestivamente informata la Procura presso il Tribunale dei Minori di Catania che, congiuntamente ed in sinergia con la Procura ordinaria, delegava la Squadra Mobile per le indagini. Alcune cessioni sono state videoriprese dalle telecamere in possesso degli agenti appostati nelle piazze di spaccio ed hanno permesso di effettuare decine di arresti durante le indagini, e di segnalare al Prefetto di Ragusa giovanissimi assuntori, in modo tale da avviarli al percorso di recupero per tossicodipendenti. Tra gli assuntori anche alcune ragazze che si offrivano di praticare rapporti sessuali per ottenere in cambio la droga oppure c’era chi cedeva il proprio telefono cellulare in cambio di alcune dosi di cocaina.
Dopo gli arresti della Squadra Mobile operati in Piazza San Giovanni, il mercato della droga veniva completamente debellato per quel sito ma, come sempre accade,  spacciatori ed acquirenti si spostavano, tentando di prendere possesso di Villa Margherita; anche in questo caso non ci riuscivano, poiché gli agenti della Squadra Mobile si spostavano, così da effettuare altri arresti.
Le indagini hanno permesso di appurare che non ci fosse un unico capo o un’organizzazione ma ognuno agiva per conto proprio. Certo vi erano dei soggetti più carismatici e con diversi precedenti alle spalle come i fratelli Aiello o gli albanesi Maloku, ma ognuno agiva senza il controllo di altri. Giuseppe Aiello al fine di procurarsi del denaro per l’acquisto di droga aveva scippato un’anziana in pieno giorno, a due passi da Piazza San Giovanni. La donna per le ferite riportate a seguito della rapina, moriva dopo poche ore dall’intervento d’urgenza a cui era stata sottoposta. In quell’occasione, grazie alla ricostruzione mediante telecamere di videosorveglianza comunale, Aiello era stato arrestato.

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