
Modica, 06 Dicembre 2025 – Una platea gremita all’inverosimile di avvocati e operatori del diritto ha animato l’aula conferenze della Fondazione Grimaldi di Modica per un evento di eccezionale spessore culturale e professionale. L’incontro, promosso dall’Accademia Giuridica Modicana e dalla Camera Penale degli Iblei, ha messo al centro del dibattito il tema cruciale dell’argomentazione giuridica e della retorica forense, analizzata nelle sue implicazioni in ambito civile e penale, con una doverosa attenzione agli aspetti deontologici.
Il successo della serata è stato garantito dalla qualità dei relatori, figure di altissimo profilo nel panorama giuridico. Al tavolo sono intervenuti il Procuratore della Repubblica di Ragusa, Francesco Puleio, il Presidente della sezione penale del Tribunale di Siracusa, AntonGiulio Maggiore, il prof. Tommaso Rafaraci, ordinario di Diritto Processuale, e gli avvocati Luca Licitra e Ignazio Galfo, entrambi del Foro di Ragusa.
Particolarmente toccante e significativa è stata la conclusione del dott. AntonGiulio Maggiore. Il Presidente ha voluto rimarcare con forza come il ruolo dell’avvocato difensore trascenda la mera tecnica giuridica: il legale è chiamato a essere anche un “narratore” dei fatti e delle circostanze.
L’obiettivo, secondo Maggiore, è quello di saper restituire al giudice la dimensione umana ed emotiva dell’imputato, un aspetto che può incidere profondamente sull’esito della sentenza. La giustizia, infatti, non è mai un concetto astratto e separato, ma si intreccia inestricabilmente con la vita reale e le emozioni che la attraversano.
La serata ha offerto una lucida conferma: la retorica forense non è solo una tecnica di persuasione, ma una vera e propria arte e responsabilità insieme. Essa funge da ponte essenziale tra il rigore del diritto e la sensibilità etica, tra la norma e l’umanità del caso concreto.
Foto Antonino Giurdanella













