
Modica, 06 dicembre 2025 – La presentazione del Calendario AVIS Modica 2026 e un intenso momento formativo. Sono questi i due importanti appuntamenti fissati da AVIS Modica per venerdì 12 dicembre alle ore 18.00 presso la Sala Congressi di Palazzo dei Mercedari. “Navigare il presente, progettare il futuro” è il tema dell’incontro pubblico: l’evento, di carattere formativo e sociale, sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente il Calendario AVIS Modica 2026, già in distribuzione ai donatori.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Maria Monisteri Caschetto, del Direttore Sanitario Asp 7 Sara Lanza e del Presidente AVIS Modica Luca Hanna, interverranno lo psicoterapeuta Tonino Solarino, Daniele Scifo di SpazioZero e la professoressa Marta Linguanti dell’IIS Archimede di Modica. Modererà l’incontro Letizia Frasca, psicoterapeuta e componente del direttivo AVIS.
Sarà in particolare il dottor Tonino Solarino a condurre una riflessione incentrata sul tema dei valori nella società contemporanea. L’intervento esplorerà come i principi di solidarietà e responsabilità – fondanti per AVIS – possano orientare le scelte individuali e collettive, soprattutto in un momento storico come quello in cui viviamo.
Un calendario che nasconde una storia (e qualche lunedì in meno)
La serata sarà anche il momento per raccontare una curiosa vicenda legata alla realizzazione del Calendario 2026. Durante le fasi finali di stampa, infatti, ci si è accorti di un particolare “lieto errore”: nei mesi di settembre e dicembre, i lunedì sono… spariti, lasciando il posto direttamente ai martedì. Un dettaglio quasi poetico, che anziché essere nascosto, diventa spunto di riflessione e di sorriso: chi non desidererebbe un settembre senza il rientro del lunedì, o un dicembre fatto solo di giorni di festa? Il calendario si presenta così con una personalità unica, ribelle e sognatrice, specchio di una comunità che sa accogliere anche gli imprevisti con ironia e leggerezza.
L’evento del 12 dicembre rappresenta dunque un’occasione per parlare di valori, solidarietà e progettualità, ma anche per condividere con la città un simbolo concreto dell’impegno quotidiano dei volontari del sangue, tra serietà e un tocco di spontaneità.













