
Scicli, 28 Novembre 2025 – Tensione e polemiche hanno caratterizzato il Consiglio Comunale aperto di ieri sera, convocato per discutere l’allocazione del Centro Aiuto Interruzione Tossicodipendenze (CAI) presso l’Ospedale Busacca. Il progetto, fortemente voluto dalla Regione Siciliana, è previsto in ogni provincia e la scelta di Scicli è stata motivata dalle caratteristiche strutturali dell’ospedale, la cui suddivisione in padiglioni garantirebbe le necessarie condizioni di sicurezza e protocollo.
Il Consiglio aperto, pur voluto dalla stessa maggioranza, è però arrivato fuori tempo massimo. L’assenza dei vertici dell’ASP, con la sola presenza del dott. Giuseppe Mustile, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASP 7, è stata il pretesto per il gesto eclatante dei consiglieri di maggioranza, che, con il Sindaco in testa, hanno abbandonato l’aula.
Da Sinistra Italiana Scicli arriva una dura condanna. Secondo il movimento, l’uscita ha rappresentato uno “sfregio al dibattito democratico e alla volontà di ascolto del numeroso pubblico presente”.
“Se fossero rimasti ai loro posti, i consiglieri avrebbero potuto ascoltare la chiara esposizione del dott. Mustile riguardo ai termini e alle modalità di gestione del nuovo Centro e avrebbero compreso la portata del decreto interassessoriale, un provvedimento che pone la Sicilia all’avanguardia nella lotta alle tossicodipendenze,” si legge nella nota di Sinistra Italiana.
Sotto il fuoco delle critiche è finita anche la figura del Sindaco. Pur esprimendo frustrazione per essere stato – a suo giudizio – messo ai margini della decisione, il primo cittadino “non ha avuto il coraggio di dichiarare in modo chiaro se fosse favorevole o contrario all’apertura del CAI”.
Sinistra Italiana interpreta questa esitazione come il “timore di esporsi” o la mancanza di chiara percezione del sentimento popolare su un tema così delicato.
Durante la seduta, Mustile ha illustrato con lucidità la gravità crescente del problema delle dipendenze, un fenomeno trasversale che richiede risposte concrete. Il CAI, se adeguatamente sostenuto, può rappresentare un percorso di guarigione e un sostegno fondamentale per le persone tossicodipendenti e per le loro famiglie, che troppo spesso sono “lasciate sole, stigmatizzate e costrette a vivere nella disperazione”.
In conclusione, Sinistra Italiana Scicli definisce quanto accaduto come lo “spettacolo di una maggioranza politicamente destabilizzata”, intenta a cavalcare un malcontento popolare contro i più fragili e al contempo in imbarazzo nel confrontarsi con un decreto emanato dalla propria stessa maggioranza regionale di riferimento.













