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Niscemi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso ed estorsione: la Polizia ha eseguito 4 misure cautelari

L’hashish, acquistato a Gela, era venduto sulla piazza niscemese: gli acquirenti avvisati con un messaggio contenente due emoticons, il pollice alzato e la faccina che sorride
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Niscemi, 26 Novembre 2025 – La Polizia di Stato a Niscemi venerdì scorso ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, per i reati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti continuato in concorso ed estorsione. Nei confronti di tre indagati: un ventiquattrenne, un venticinquenne e un trentasettenne, è stata disposta la custodia cautelare in carcere; nei confronti del quarto indagato, un ventiquattrenne, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Quest’ultimo è stato rintracciato a bordo di motonave diretta al nord Italia. L’indagine dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Niscemi, coordinate dalla Procura della Repubblica di Gela, iniziate nel 2023, hanno consentito di delineare un contesto criminale dedito al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti tra Gela e Niscemi, nel quale, a vario titolo, sono coinvolti sette indagati. Uno degli arrestati, il venticinquenne, sarebbe il punto di riferimento nel territorio niscemese per la vendita al dettaglio di hashish, del quale si riforniva a Gela. Quando la sostanza stupefacente era disponibile gli assuntori venivano avvisati dagli indagati con l’invio di un messaggio contenente due emoticons: il pollice alzato e la faccina che sorride. Lo scambio di droga avveniva prevalentemente in un casolare di campagna dove gli acquirenti si recavano ad acquistarla. Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza, nel corso delle indagini condotte attraverso appostamenti, pedinamenti e intercettazioni, hanno documentato cinquanta episodi di cessione di hashish, segnalando alla Prefettura sedici consumatori, fermati subito dopo l’acquisto dell’hashish, per uso personale di sostanze stupefacenti. La responsabilità degli arrestati, in virtù del principio di non colpevolezza, sarà accertata solo in seguito a sentenza definitiva.

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