
Pozzallo, 24 Novembre 2025 – Doveva destinare dei soldi ad una sedicente organizzazione che opera a favore dei bambini che soffrono la fame in Africa ma si è rivelata una truffa. È successo qualche settimana fa (ma la notizia è trapelata solo in queste ore) ad un’anziana di Pozzallo, vittima di un raggiro bello e buono orchestrato da delinquenti che sarà difficile rintracciare. E spieghiamo anche il perché.
La signora anziana è stata contattata da una sedicente organizzazione (il prefisso della chiamata era internazionale) che raccoglie soldi da spedire in Africa, verso quelle popolazioni che notoriamente non hanno cibo né acqua. Impietositasi, la signora ha chiesto l’iban per poter mandare dei soldi, incurante del fatto che si trattassero dei delinquenti. Presi mille euro dal proprio conto, la signora, il giorno dopo, ha versato la quota chiedendo una ricevuta in cambio. Trascorsi alcuni giorni, della ricevuta non vi è stata traccia. Richiamati al telefono, nessuna risposta è pervenuta alla signora anziana. È stato il figlio, dopo una serie di indagini, a capire che, dietro quell’iban, si nascondevano in realtà dei lestofanti. Mille euro che sicuramente non scaveranno pozzi o sfameranno qualcuno se non l’ingordigia di qualche delinquente.
La soluzione per non cadere in queste trappole è semplice: non rispondere e bloccare ogni numero sospetto, sia cellulare o fisso. Prefissi come +44, +46 o +31, tra i più frequenti e appartenenti rispettivamente a Regno Unito, Svezia e Paesi Bassi, possono essere ‘indizi’ fondamentali per riconoscere potenziali truffe.
Mai, inoltre, richiamare in caso di chiamata persa o squillo volutamente breve. Si tratta infatti di un tipo diverso di truffa, volto a far spendere un’enormità del credito cellulare dell’utente e appropriarsi direttamente della cifra in questione, oppure ad attivare abbonamenti a pagamento indesiderati.














1 commento su “Pozzallo. Mille euro per sfamare le popolazioni in Africa ma era una truffa”
Un paese di navigatori santi e… imbroglioni. Mentre tutti si sentono onesti e accusano i politici che hanno eletto.
Vergogna