
Ragusa, 21 Novembre 2025 – Si è conclusa con una sentenza di assoluzione la vicenda giudiziaria che vedeva imputati tre giovani di Vittoria, originariamente arrestati il 31 dicembre 2021 con l’accusa di rissa dagli agenti del commissariato di Polizia di Stato.
Il Tribunale di Ragusa ha assolto i tre imputati con la formula piena “per non avere commesso il fatto”.
Gli assolti sono due vittoriesi di 22 anni, difesi dall’avvocato Matteo Anzalone, e un ventiquattrenne, assistito dall’avvocato Raffaele Catalano. Insieme a loro, era stato arrestato un quarto giovane, anch’egli vittoriese di 22 anni, la cui posizione è stata stralciata e trattata separatamente.
I quattro erano stati inizialmente raggiunti da un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa su richiesta del sostituto procuratore Silvia Giarrizzo. Dopo pochi giorni dall’arresto, il Tribunale del Riesame aveva annullato il provvedimento, rimettendo i giovani in libertà.
L’episodio risale al 26 novembre 2021. La violenza era scoppiata, secondo le ricostruzioni, per futili motivi e aveva creato un forte allarme sociale. A seguito della rissa, uno dei soggetti coinvolti (quello la cui posizione è stata stralciata) era ricorso alle cure dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria per un taglio alla guancia e un trauma facciale.
L’identificazione e la ricostruzione dell’episodio da parte degli inquirenti erano state possibili grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza. Oltre ai quattro maggiorenni, nella rissa erano rimasti coinvolti anche due minorenni, per i quali ha proceduto la Procura e il Tribunale dei Minorenni di Catania.
La sentenza di assoluzione è stata emessa dal giudice onorario del Tribunale di Ragusa, dottoressa Francesca Aprile. Le motivazioni complete saranno depositate entro trenta giorni.
Nel corso dell’udienza, il pubblico ministero, il vice procuratore onorario Sonia Vizzini, aveva chiesto la condanna dei tre imputati alla pena di un anno di reclusione ciascuno. La pronuncia del giudice, tuttavia, ha accolto le tesi difensive, scagionando i giovani dall’accusa.













