
Ragusa, 20 novembre 2025 – “Oggi è un giorno importante per la Giustizia nella provincia di Ragusa e per il futuro della città. Con il sopralluogo tecnico a Palazzo Tumino, a cui ho partecipato personalmente insieme alle massime autorità locali, compiamo un altro passo in avanti verso la nascita della nuova Cittadella della Giustizia”.
Così il Senatore Salvo Sallemi, membro della Commissione Giustizia al Senato e esponente di Fratelli d’Italia, commenta l’importante sopralluogo tecnico svoltosi questa mattina presso Palazzo Tumino.
Al sopralluogo hanno preso parte il Prefetto, il Sindaco della Città di Ragusa, il Presidente del Tribunale, il Procuratore Capo di Ragusa e i tecnici dell’Agenzia del Demanio della Regione. L’immobile, di proprietà privata, è stato individuato dal Ministero come la sede adeguata per ospitare il nuovo Palazzo di Giustizia.
“Questo sopralluogo – spiega Sallemi – non è un semplice atto formale, ma l’ultimo step tecnico-pratico prima della proposta di acquisto definitiva da parte del Ministero della Giustizia. Significa che dopo anni di attese e promesse, stiamo portando a compimento un progetto concreto. Una battaglia che, insieme al sottosegretario Andrea Delmastro, abbiamo fatto nostra fin dall’inizio, consapevoli dell’esigenza di dare a Ragusa una sede giudiziaria all’altezza delle sue necessità, in un luogo idoneo, moderno e funzionale”.
L’operazione, sottolinea il Senatore ibleo, si è svolta sotto l’attenta regia e il coordinamento della Prefettura di Ragusa, che ha guidato tutti i soggetti istituzionali coinvolti verso l’obiettivo comune con diversi passaggi e tavoli istituzionali. La scelta di Palazzo Tumino è strategica: un immobile di grandi dimensioni e potenzialità, situato in una zona della città destinata a un importante processo di riqualificazione urbana.
“La futura Cittadella della Giustizia in Palazzo Tumino – conclude Sallemi – includerà anche il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e non rappresenterà solo un presidio essenziale per l’amministrazione della giustizia nel Ragusano, ma sarà anche un volano di sviluppo per l’intero territorio. Porterà con sé un significativo miglioramento dei servizi per i cittadini, un’ottimizzazione del lavoro per magistrati e personale, e un rilancio per quella zona della città. Oggi, con i fatti, dimostriamo ancora una volta che la nostra presenza costante sul territorio e il nostro lavoro in Parlamento producono risultati tangibili”.














5 commenti su “Ragusa, Sallemi(FDI): “Sopralluogo a Palazzo Tumino: un passo in avanti per il nuovo Tribunale””
Pagliacciate da provinciali quali sono i ragusani e i rappresentanti politici che attualmente la sostengono. Questa provincia può migliorare nell’aspetto della qualità della vita ma andrà sempre a peggiorare per il semplice motivo che i territori all’infuori del comune di Ragusa non vengono valorizzati e premiati come meritano. Questo palazzo di giustizia è un ulteriore tassello all’ingiustizia perpetrata nei confronti della Città di Modica che merita storicamente e culturalmente molto di più di quanto venga dato a Ragusa.
La provincia più campanilistica che esiste in Italia!
Un affettuoso saluto ai numerosi simpatizzanti di Fratelli d’Italia: da Marco Nanì a Tato Cavallino e compagnia bella, che per anni hanno atteso che il “loro” governo si impegnasse per la riapertura del Tribunale di Modica. E invece… tachán! In pompa magna arriva la notizia della nascita della nuova Cittadella della Giustizia a Ragusa.
Nel frattempo, a Modica, si vocifera che il tribunale inaugurato nel 2000, costato la bellezza di venti miliardi di lire, rischia di diventare… un pollaio.
Che poi, a voler essere sinceri, di polli in giro ce ne sono parecchi, e ultimamente pure in aumento.
Mi chiedo se la nostra Sindaca sia al corrente che un edificio modernissimo, che ha funzionato splendidamente per dieci anni, oggi giace inutilizzato. Però tranquilli: i “nostri” politici sono occupatissimi. Rotatorie, piazze, piazzette… Modica, un tempo città delle cento chiese, è ormai diventata la città delle cento piazze e, tra poco, probabilmente anche della super-mega isola pedonale.
I nostri “drughi & co.” ne vanno fierissimi: altro che tribunale! In fondo…
a cosa dovrebbe mai servire un tribunale? 😂
Siete la vergogna di questo Paese sperperi su sperperi. Della giustizia che funzioni non vi interessa assolutamente nulla. Il bugiardo di Delmastro a Roma era per la giustizia di prossimità raccomandata dall’UE, altro che allargare le giurisdizioni per riaprire i tribunali soppressi per disintasare i tribunali accorpanti. L’Assenblea regionale siciliana nel 2024 ha votato una legge voto per riaprire i tre tribunali siciiani di Modica, Mistretta e Nicosia e nello stesso tempo sono state rivisti le giurisdizione allrgandoli ad altri Comuni per disintasare i trubunali accorpanti e renderli piu efficienti accorciando i tempi della giustizia. La legge della schiforma da tutti criticiata, prevedeva risparmi con lincarianza della spesa, quanti vagonati di milioni di euro occorrono per questa “follia”. Chi deve sanare le difformità urbanistiche di Palazzo Tumino costruito alla fine degli anni 70 non antisismico. Se qualche giudice ci mette mani su questa questione di sicuro sarà etichettato come comunista. Vergogna. Schifani e i politici nostrani potrebbero dire qualcosa ai cittadini invece di fare i Ponzio Pilato. In compenso gli ideatori sono felici di fare un tribunale in un centro commerciale per cantare il De Profundis al centro storico di Ragusa.
Vediamo se viene tirato fuori il Dossier del compianto Avvoc.Carmelo Scarso…
Si o no , nel senso che si può essere d’accordo o in disaccordo , tutto è relativo e il pensiero è libero , come recita la costituzione . Appunto , una volta si diceva non è l ‘abito che fa il Monaco , neanche ciò che usciva dal pupazzo che vendevano gli ambulanti con i tappeti , se ci si pigiava la testa . L ‘edificio è importante non essenziale , come al giorno d’oggi si può ben credere , ma anche 9 km o poco più di distanza . Il campanilismo riguardo la giustizia lascia il tempo che trova . E anche un pollaio potrebbe essere una buona e ottima destinazione , meglio della fatiscenza . Più dell’abito conta il Monaco e le leggi , sull’abuso d’ufficio , sulle Intercettazioni , sull ‘ avviso dell ‘avvio qdelle indagini agli indagati , sulle prescrizioni e le separazioni delle carriere , l ‘ indipendenza della magistratura dal potere politico . La magistratura e il consiglio superiore devono costituire una commissione di luminari e esperti del diritto , per raccogliere anche tutte le istanze dei magistrati impegnati e attivi nel campo della giustizia , per elaborare un documento che costituisca il fondamento per una legge di riforma della giustizia , più efficiente e efficace , per un processo veloce e garante della verità . Questa è pragmaticamente la via da seguire per il risparmio e per una giustizia più giusta . Mi viene da pensare a Don Milani e alla scuola di Barbiana e ho detto tutto . Anche i cittadini devono sentirsi a pieno titolo parte dell ‘ordinamento giudiziario , lo stato deve formare il cittadino e ampliare i suoi poteri riguardo la prevenzione e repressione , rendendolo più consapevole e responsabile , definendo anche i suoi doveri di collaborazione nel processo penale , anche sulla formazione della prova . Se un processo che dura cinque anni si conclude con condanne e prescrizioni a che cosa è servito ? Le risorse sprecate quante manutenzioni e ristrutturazioni avrebbero consentito ? Dov’è l ‘adolescentofilo modicano ?