
Modica, 15 novembre 2025 – 10 titoli mondiali, 15 titoli italiani, svariati europei e tante coppe. La bacheca del campione del mondo Stefano Re è ricchissima. Eppure l’ultimo è il più inaspettato. Frutto di forza, impegno, dedizione, passione ma anche genetica visto che nelle sue vene scorre il sangue da combattente ereditato dal papà judoka e dal nonno pugile. 53 anni, originario del novarese, Stefano Re da qualche mese ha scelto la provincia di Ragusa come nuova casa spinto da quel sentimento che “move il sole e l’altre stelle” per dirla con le parole del sommo poeta. “Di certo non potevo fare il calciatore vedendo il mio fisico – confessa Sensei Re – infatti ho cominciato con l’aikido, poi mi sono dedicato al judo ma non era quello cercavo. Pensavo invece di aver trovato la mia dimensione con il karate. Fino a quando non ho incontrato il kickboxing”. L’ultima vittoria in ordine cronologico è forse la più sorprendente per il modo in cui è arrivata. Pochi giorni fa Stefano era andato in qualità di commissario tecnico della nazionale italiana di kickboxing a Carrara per i Mondiali riuniti delle arti marziali. Una sorta di giochi olimpici riservati a tutte le arti marziali. “Sono andato nel mio ruolo di selezionatore della nazionale per il mondiale WKA per questo torneo che dura circa una settimana. Mi hanno chiesto se me la sentivo di affrontare un fortissimo atleta polacco, Krzystof Slawny e sfidarlo per il titolo mondiale master (over 40). Pur non essendomi preparato al match ho accettato e alla fine dei tre round sono riuscito a vincere ai punti. E’ stata una gioia fantastica perché i miei atleti erano tutti a bordo tatami a tifare per il proprio allenatore, un’emozione che non sentivo da parecchio tempo”. L’amore per Lavinia ha portato a Ragusa il campione del mondo e tra i monti iblei ha tutta l’intenzione di restarci: “Sono arrivato da pochi mesi ma mi sono già ambientato alla grande. Il calore della gente del sud è reale, qua mi salutano tutti, mi sento già come se ci abitassi da tanti anni. E poi il cibo, qualcosa di fantastico. Purtroppo ho già messo 5 kg da quando sono qua, è il rovescio della medaglia di trovarsi così bene”. Ride Stefano che tra Ragusa e Modica ha cominciato ad insegnare la sua arte. Presso i centri Vitality ha aperto il suo dojo per trasmettere l’amore per la kickboxing a giovani e meno giovani. Un amore nato ormai 30 anni fa per colpa di Jean Claude Vandamme: “Mi sono appassionato talmente a quel film, Kickboxer, che sono andato anche in Thailandia dove ci sono i maestri della Thai Boxe. Una disciplina estrema che mi è costata una tibia. Da allora porto la mia passione in giro per l’Italia consapevole di quanto lo sport possa aiutare nel processo di crescita dei giovani”.













