
Pozzallo, 21 ottobre 2025 – Inizierà il prossimo 6 novembre il corso di alfabetizzazione per stranieri promosso dalla parrocchia della “Madonna della Fiducia”, sita in contrada Carpinteri. L’iniziativa parte dall’azione propositiva di don Paolo Catinello, direttore della Caritas diocesana netina, e dall’entusiasmo delle suore che risiedono presso la sopracitata parrocchia, oltre ad un numero congruo di volontari che si alterneranno in forma totalmente gratuita.
L’iniziativa segue il successo dell’anno scorso che ha portato moltissime persone di ogni ceto e provenienti da molte aree di svantaggio accedere ai corsi di apprendimento della lingua italiana, necessaria non solo per entrare in contatto con la società civile ma anche per le opportunità di lavoro che potrebbero presentarsi.
“L’immigrazione – ci dice don Paolo Catinello – è un fenomeno globale che coinvolge milioni di persone provenienti da diverse parti del mondo. In Italia, in particolare, la presenza di migranti è diventata sempre più evidente negli ultimi decenni. Molti di loro arrivano nel nostro paese con la speranza di una vita migliore, lasciandosi alle spalle difficoltà e pericoli nei loro paesi d’origine. Uno degli aspetti fondamentali per l’integrazione dei migranti è l’apprendimento della lingua italiana e la conoscenza della cultura locale. La lingua funge da ponte tra culture diverse e rappresenta una chiave per l’accesso all’istruzione, all’occupazione e alla partecipazione attiva nella società. Ringrazio altresì quanti si sono prodigati per la riuscita dell’iniziativa, volontari fantastici che si adoperano per una società migliore”.
Per chi volesse informazioni, può andare direttamente presso la parrocchia della Fiducia e chiedere dell’inizio del corso e come parteciparvi. Non è prevista alcuna spesa per accedere al corso.













3 commenti su “Pozzallo. A novembre inizia il corso di alfabetizzazione alla Fiducia”
Quindi dall’evangelizzazione di credo diversi per la salvezza delle anime, si è passati alla scolarizzazione. “Benefici” del vaticansecondismo.
Sicuramente il Prete fa tutto questo per l’integrazione, poi che di domenica nel centro di Bologna si sente il muezzin invece delle campane, poco importa.
Come poco importa che in una scuola elementare di Mestre su 61 alunni, soltanto due sono italiani. Questa è integrazione o disintegrazione?
Mi sa tanto che fra poco Don Catinello ci dovrà insegnare l’arabo piuttosto che l’italiano.
poi tanto sarete costretti a togliere i crocifissi dalle aule, quei pochi rimasti!