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Monterosso Almo. Le radici antiche della festa dell’Addolorata. Interessante studio del prof. Schembari

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Monterosso Almo, 20 settembre 2025 – Uno studio dello storico Angelo Schembari ricostruisce il legame secolare tra il paese e il culto mariano. Monterosso Almo infatti custodisce una delle tradizioni religiose più sentite della comunità: la festa della Madonna Addolorata. A ricostruirne le origini è stato lo storico e professore montesossano Angelo Schembari, che attraverso ricerche d’archivio ha portato alla luce documenti e testimonianze capaci di raccontare come la devozione all’Addolorata sia radicata nella storia del paese sin dal XVI secolo.
Già nel 1566, durante una visita pastorale, il vescovo annotava la presenza, nella chiesa della confraternita di Sant’Antonio, di un altare dedicato a Santa Maria dello Spasimo. Qualche decennio più tardi, nel 1620, si registra anche la presenza di una preziosa immagine “di rilievo sopra dorata” della Madonna del Spasmo.
Un passaggio fondamentale si ebbe nel 1643, quando re Filippo IV di Spagna impose a tutte le città del Regno di Sicilia di scegliere un’immagine mariana da eleggere a Patrona. I giurati di Monterosso elessero come “Patrona, Avvocata, Difenditrice e Custode” l’antica statua di Maria della Pietà, custodita nella chiesa di Sant’Antonio, che più tardi assunse anche il titolo di Patrona Principale del paese.
Il devastante terremoto del 1693 segnò una svolta: la chiesa di Sant’Antonio, detta “la vetere”, crollò dalle fondamenta. Fu ricostruita in un luogo più centrale, sull’area della distrutta chiesa di San Pietro. I lavori si protrassero a lungo e due date, 1741 e 1891, incise sulla facciata, ne testimoniano le fasi. Nel 1751 un inventario dei beni elencava otto cappelle interne, segno della crescente importanza dell’edificio. Il simulacro dell’Addolorata, nuovamente custodito nella chiesa, venne arricchito da un fercolo, che tuttavia andò distrutto in un incendio nel 1825 e fu ricostruito grazie all’impegno dei fedeli. La devozione è rimasta viva nei secoli, fino a ricevere un riconoscimento ufficiale nel 1988: l’8 dicembre, mons. Angelo Rizzo, vescovo di Ragusa, elevò la chiesa di Sant’Antonio Abate a Santuario Diocesano dell’Addolorata, confermando così il ruolo centro rale di questo culto nella spiritualità monterossana. Oggi, la festa dell’Addolorata a Monterosso non è soltanto un evento religioso, ma anche un momento identitario, che intreccia fede e storia.

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