
Modica, 11 settembre – Nonostante i dati ufficiali evidenzino un calo degli eventi criminosi in città, per i consiglieri dei gruppi DC, Siamo Modica e Radici Iblee l’allarme sicurezza a Modica è reale e non può essere minimizzato. Questa è la posizione emersa dopo il vertice tenutosi ieri, 10 settembre, in Prefettura a Ragusa, convocato per affrontare la problematica.
Alla riunione, presieduta da S.E. il Prefetto di Ragusa, hanno partecipato il Sindaco di Modica, l’Assessore al Centro Storico, il Questore e i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Presente anche la consigliera Elena Frasca di “Siamo Modica”, prima firmataria della proposta di ordine del giorno “Misure per la sicurezza urbana a Modica”.
La consigliera Frasca, a nome dei gruppi di opposizione, ha ringraziato il Prefetto per la sensibilità dimostrata e le Forze dell’Ordine per i pronti interventi. Ha tuttavia sottolineato una netta divergenza di vedute con l’Amministrazione comunale, la quale, secondo i consiglieri, non riconoscerebbe un “allarme sicurezza” in città, considerando gli episodi recenti come “fisiologici”.
“Noi riteniamo che la realtà sia ben diversa e manterremo alta la nostra attenzione”, ha dichiarato la consigliera Frasca. Ha evidenziato come il centro storico di Modica sia visibilmente cambiato, soprattutto nelle ore notturne, spopolandosi e diventando un ambiente propizio a comportamenti pericolosi. La maggiore presenza di “soggetti poco raccomandabili” aumenta il rischio di risse, un rischio che, purtroppo, si è già concretizzato.
Preoccupazione è stata espressa anche per alcune aree della città come il Parco urbano Padre Basile, Villa Silla, il Pizzo Belvedere e il parco San Giuseppe U Timpuni. Questi luoghi, specialmente di notte, sarebbero “terra di nessuno”, dove al disturbo della quiete pubblica si affiancherebbe una diffusa attività di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dalla mancanza o dal malfunzionamento dei sistemi di videosorveglianza.
I consiglieri di opposizione, supportati da numerosi cittadini e referenti delle associazioni di categoria, hanno ribadito che “non si può ridurre tutto a numeri statistici” e che le situazioni di pericolo e insicurezza sono “presenti e tangibili”, anche se non sempre emergono dai dati ufficiali.
“Siamo consapevoli che alcune situazioni di pericolo e insicurezza sono presenti e tangibili, anche se non sempre emergono chiaramente dai dati registrati”, ha concluso Frasca, garantendo che l’impegno dei consiglieri proseguirà per farsi portavoce delle “legittime preoccupazioni e richieste dei nostri concittadini”.












