
Questa è la storia di Ettore T., un uomo operato per un tumore al colon. Una storia che mette in luce le profonde disfunzioni del nostro sistema sanitario, un sistema che sembra dimenticare i suoi pazienti più vulnerabili, quelli che hanno già affrontato una battaglia e che hanno bisogno di continuità nelle cure.
Dopo aver superato un ciclo di chemioterapia, Ettore si trovava a fine luglio. L’oncologo che lo ha in cura, seguendo le linee guida nazionali, ha richiesto un esame strumentale di controllo. Un passaggio cruciale per monitorare il suo percorso di cura e verificare l’efficacia dei trattamenti. La ricetta, chiara e inequivocabile, riportava il codice di esenzione 048, specificando che si trattava di un paziente con carcinoma al colon. Un codice che, in teoria, dovrebbe garantire un trattamento prioritario.
Ma la realtà è stata ben diversa. Per ragioni inspiegabili, l’oncologo non ha potuto prenotare direttamente l’esame e ha invitato i familiari a rivolgersi al CUP (Centro Unico di Prenotazione). Un’indicazione che ha aperto le porte a un’odissea burocratica. Il giorno dopo, un parente di Ettore si è recato al CUP per la prenotazione. L’attesa richiesta dal medico era di 60 giorni, ma la data fissata dal sistema è stata di 16 mesi.
Il centro di prenotazione ha ignorato completamente la gravità della situazione. Non ha tenuto conto del codice 048 e non ha considerato che Ettore era già inserito in un percorso di cura ben definito all’interno della stessa azienda sanitaria. La richiesta è stata trattata come una prestazione ordinaria, un semplice numero in una lista infinita.
Di fronte a un simile abuso, i familiari di Ettore hanno considerato l’unica alternativa che il sistema sembrava offrire: la sanità privata. In una nota struttura privata l’esame avrebbe potuto essere prenotato in tempi rapidi, ma a costi che avrebbero pesato in modo significativo sul bilancio familiare. Una scelta che, in un paese come il nostro dove la sanità pubblica dovrebbe essere un diritto per tutti, non dovrebbe mai essere un’opzione obbligata.
Questa vicenda scandalosa solleva seri interrogativi sulla gestione della nostra sanità pubblica. Le scelte gestionali, che portano a situazioni come quella di Ettore, fanno sorgere il dubbio che chi ricopre ruoli di alta responsabilità non sia all’altezza del compito. È lecito chiedersi: i manager dell’azienda sanitaria possono affermare di avere la coscienza a posto? Possono davvero credere che un loro parente, o un amico, si troverebbe a subire un trattamento simile?
Noi, come Comitato Civico Articolo 32, abbiamo qualche dubbio. E la storia di Ettore T. non è solo la sua storia, ma la storia di tutti quei pazienti che, dopo aver lottato contro una malattia, si trovano a dover lottare anche contro un sistema sanitario disorganizzato e indifferente.
8 commenti su “La storia di un tumore e dei controlli che non arrivano mai. Riceviamo”
….. non si può condividere il giudizio unico che si dà della sanità! Professionisti, Eccellenze non possono essere liquidati con meschineria! Non c è cognizione di quanti, con patologie oncologiche di ogni, sono seguiti con attenzione e dedizione…. e allora si vuole la precedenza…. ma rispetto ad un altro oncologico che necessita di altrettanta priorità? Il caso personale non può pregiudicare e screditare e dire di servizio nazionale disorganizzato e indifferente!!! Forse è l’articolo 32 a doversi riformare e a non ricondurre tutto ad articoli – denunce! Sic!!! Spiccioli…
Pare che in Italia il potere assoluto sta dentro i CUP ,
incredibile come non si riesca a strappare questo potere ai CUP
può essere che il governo non riesce a riformare questi CUP ?
mandare a casa i responsabili nazionali ,i sindacati paraculo della sinistra, tutte le forze che remano contro la sanità, per screditare il governo .
Che tristezza, felicità per gli sciacalli.
..vota e fai votare art. 32 alle prossime elezioni..scommettiamo?
Scusa amomodica ma non eri te che scrivevi che quella della Garbatella aveva messo più soldi nella sanità? Adesso la colpa è del cup e ovviamente della sinistra. Ma va va va….
Si sono io
136miliardi per il 2025
Il più alto di sempre !!!!
Se poi la mafia dei cup ti rema contra bisogna riformare i cup .
Le lunghe attese sono dovute a mafia , no alla mafia , ma a mafia di dirigenti, di ostruzione ,di andare contro il governo per colore non gradito , per avanzamento flesh di carriera non avuto , ecc
Bene riformamiamo questo schifo !!!!
Fanno 5 prestazione al giorno quando ne potrebbero fare 20 , ecco come si allungano le liste di attese !!!!!
Se chiedi all’amico ammanigliato bene ti fanno la visita l’indomani
Riflettete gente , riflettete .
La MAFIA dei CUP? Ma cosa dice Amo Modica
Il problema in Italia sono i CUP ed il TRAFFICO… 🤣
ma che cosa centrano i CUP se non c’è la disponibilità economica dell’Azienda Sanitaria che deve gestire dei Budget limitai per via anche delle tantissime strutture private convenzionate esistenti e che la spessa ASP deve pagare.
Amo Modica, il problema non è dei CUP (anche se il personale talvolta è poco educato o peggio ha poco rispetto degli utenti e non da nessuna spiegazione, anche prchè a volte neppure conosce la motivazione) ma delle poche risorse che le Aziende hanno.
Amomodica, boccalone sei. Con te non c’è speranza. I tagli alla sanità sono stati i più alti della storia repubblicana. Ma siccome tu sei un boccalone, tutto quello che ti dice la borgatara “tu to cali”!
Pierino
Perché ti riduci a squallido insultatore , solo bla bla , dimmelo tu quanto è l’importo stanziato per il 2025 , dai coraggio provaci a dire una cosa sensata se ne sei capace , oppure sei solo un inutile diffusore di propaganda,
Non ci sono le risorse , ma bravo , e chi te lo ha detto ???
La mafia dei CUP deve essere distrutta con forza e determinazione ,
Bisogna che il ministero faccia indagini serie e rapide, perché dobbiamo capire quale è il motivo che un determinato esame non è disponibile per 2 anni ,
Il governatore della Liguria attuale ha dichiarato che avrebbe fatto lavorare anche la notte ad esempio le tac , le risonanze magnetiche , ha detto Perché queste macchine non devono lavorare h24 ?
I mafiosi della sanità non so se glielo hanno permesso .
Penso di no . Mafiosi sono .
Smantellare i CUP , e trovare un’altro sistema .
Il ministro attuale della sanità deve a dare a casa , non è cosa per la quale , ha devianze preoccupanti , vedi come ci aveva messo un paio di Novax nella commissione sui vaccini , ridicolo, ridicolo ,ridicolo , ha dovuto ritirare le nomine , ma non se ne andato a casa ,
Coraggio ministro vai a fare un’altra cosa , su coraggio ,
Abbiamo bisogno di un ministro serio ,capace ,determinato, con le idee chiare .