
Catania – Una vasta operazione all’alba di oggi ha inferto un duro colpo all’ala militare del clan Santapaola-Ercolano di Catania. Oltre 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia” e dal 12° Nucleo Elicotteri, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di 38 persone. L’operazione è stata denominata “Naumachia”, richiamando il nome di una via del popolare rione San Cristoforo, fulcro dell’attività criminale.
Tra gli arrestati figurano sia vecchie glorie che nuove leve del clan, a testimonianza di una rete criminale in costante rinnovamento. Degna di nota la presenza di una donna tra gli indagati, segno di un coinvolgimento sempre più ampio all’interno delle dinamiche mafiose.
L’operazione, scattata nelle prime ore del mattino, è frutto di un’indagine approfondita condotta dalla Procura Distrettuale Antimafia (DDA) di Catania, la cui richiesta ha portato il giudice per le indagini preliminari a emettere le misure cautelari. Molti degli indagati erano già detenuti, il che ha reso necessario il coinvolgimento di forze dell’ordine in diverse province italiane, anche fuori regione, per la notifica delle misure.
Le accuse a carico dei 38 arrestati sono gravi e articolate. Tutti sono ritenuti affiliati al clan “Santapaola-Ercolano”, storicamente uno dei gruppi criminali più potenti e radicati sul territorio catanese.
I reati contestati spaziano dall’associazione di tipo mafioso, cuore dell’accusa, all’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. A queste si aggiungono capi d’accusa specifici come l’acquisto, la detenzione e la cessione di stupefacenti, a dimostrazione del profondo coinvolgimento del clan nel mercato della droga.
Non mancano le accuse relative alla disponibilità di armamenti: detenzione, porto e cessione di armi comuni e da guerra, insieme alla ricettazione, evidenziano la pericolosità del gruppo e la sua capacità di disporre di un arsenale.
Infine, un’altra accusa centrale è quella di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, a sottolineare come il clan imponesse la propria egemonia sul territorio anche attraverso la violenza e l’intimidazione per fini economici.
L’operazione “Naumachia” rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata a Catania, mirato a smantellare le ramificazioni di uno dei clan più influenti della regione.