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La LND dà ragione al Modica Calcio: pesanti sanzioni contro la Real Normanna dopo la finale di domenica

Tempo di lettura: 2 minuti

La Lega Nazionale Dilettanti riconosce che il Modica Calcio (e con esso i suoi tifosi) sono stati vittime di un clima intimidatorio e violento che sicuramente ha condizionato lo svolgimento della gara e messo in pericolo centinaia di persone. E lo fa attraverso la pesante punizione comminata dal giudice sportivo alla società della Real Normanna per responsabilità oggettiva nei confronti dei suoi “tifosi”. I risultati dell’agguato al pullman della squadra, del lancio di bombe carta e petardi ai danni dei supporters rossoblù costano alla società campana 6 mila euro di multa, il risarcimento dei danni subiti e la squalifica dello stadio Bisceglia per tre turni con l’obbligo di disputare le partite in questione in campo neutro e a porte chiuse. Una piena ammissione di colpa nei confronti dell’ambiente campano che smentisce clamorosamente quello che alcune testate locali compiacenti avevano cominciato a starnazzare già subito dopo la partita, ovvero che i tifosi siciliani erano stati protagonisti di tafferugli, cariche della polizia, aggressioni al pubblico inerme. In Sicilia c’è un proverbio che rende bene il quadro della situazione “Sceccu zuoppu pigghia vantagghiu”. Un’opera di marketing finalizzata alla pulizia dell’immagine della Normanna prima che uscisse il comunicato ufficiale della Lega a rimettere i puntini sulle “i” e a rendere giustizia ad una tifoseria, quella modicana, che si è sempre contraddistinta per lealtà e sportività. La sentenza della Lega non cambierà il risultato sportivo ma quantomeno certifica la poca limpidezza con la quale è arrivata la promozione in serie D dell’Aversa. Un clima infuocato preparato nei minimi dettagli che già dall’andata al “Vincenzo Barone” era facilmente pronosticabile nonché preannunciato da alcuni componenti della dirigenza normanna che invitavano giornalisti e dirigenti locali a venirli a trovare in occasione del ritorno. E, c’è da scommetterci, non per offrire loro un pezzo di pregiata mozzarella di bufala. Le loro promesse sono state rispettate così come il pronostico pre partita. Una squadra che si vede assaltata pochi minuti prima dell’inizio da un gruppo di facinorosi incappucciati con mazze e tirapugni, che vede andare in frantumi i vetri dell’autobus mettendo a rischio la propria vita, con quale animo può scendere in campo e giocarsi la sua partita? E quando le minacce, i lanci di urina e petardi continuano anche durante la partita, come si può trovare un clima sereno? Ancora una volta è uscito fuori lo spirito sportivo della società rossoblù che avrebbe potuto anche rifiutarsi di giocare, portare in ospedale i giocatori colpiti emotivamente prima ancora che dalle schegge di vetro del pullman e poi fare ricorso chiedendo la partita a tavolino. Ma questo, per fortuna, non è nel DNA modicano. Non è nel DNA di Mattia Pitino e Danilo Radenza che da quando sono entrati nel calcio hanno sempre messo al primo posto certi valori che, purtroppo, sono sempre più merce rara. Un’ultima considerazione. In tutto questo clima di tensione certificato dal giudice sportivo della LND, siamo sicuri che il direttore di gara sia riuscito ad estraniarsi isolandosi in una bolla ovattata, dove non è arrivato nulla? Per la cronaca: tre ammonizioni ai rossoblù nei primi 10 minuti, l’espulsione di Idoyaga per doppio giallo colpevole di andare a riprendere il pallone per rimetterlo subito in campo prima della sceneggiata plateale del portiere avversario, l’espulsione di Francofonte….non aggiungiamo nessun commento.

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3 commenti su “La LND dà ragione al Modica Calcio: pesanti sanzioni contro la Real Normanna dopo la finale di domenica”

  1. Però, scusatemi, ma perché non presentare un reclamo ufficiale alla Federazione?
    Il dna di sportivi non viol dire essere babbi!

  2. Sinceramente penso che la società del Modica aveva il pieno diritto di rifiutare di giocare in quel clima,i sacrifici di un’intera stagione non possono essere compromessi da un branco di camorristi sapientemente guidati da società non meritevoli di alcun riconoscimento sportivo.

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