
Vittoria- Da oltre trent’anni, la città di Vittoria attende invano l’approvazione della nuova variante urbanistica, un’odissea burocratica e politica che ha lasciato il territorio in un limbo progettuale dalle gravi ripercussioni. L’incapacità delle diverse amministrazioni succedutesi nel tempo di portare a termine l’iter ha condannato la città a una stagnazione urbanistica che favorisce la speculazione e il caos.
Tutto ebbe inizio alla fine degli anni ’80 con l’introduzione del PRG Susani, un tentativo di arginare la crescita disordinata e i fenomeni di abusivismo edilizio che affliggevano Vittoria. Tuttavia, quel piano si rivelò presto inadeguato, sovradimensionato rispetto alle reali esigenze della comunità e non in linea con lo sviluppo residenziale e produttivo della città. Le criticità del Piano Susani divennero terreno fertile per aspre controversie e faide politiche che hanno segnato il panorama locale per un trentennio.
Una flebile speranza si accese con l’approvazione dello “Schema di massima 2017” da parte dell’Amministrazione Moscato, che sembrava preludere alla tanto attesa adozione del nuovo strumento urbanistico. Ma le vicende giudiziarie che travolsero quell’amministrazione portarono all’insediamento di Commissari Prefettizi, i quali non diedero seguito al completamento delle procedure.
L’elezione del Sindaco Aiello nel 2021 ha segnato un nuovo, repentino, stallo. Il primo cittadino ha contestato sin da subito lo schema di massima del PRG, culminando nella sua revoca con la deliberazione del Consiglio comunale n. 38 del 15 marzo 2022. A quella drastica decisione non ha fatto seguito alcuna iniziativa concreta, se non le reiterate accuse del Sindaco Aiello verso le precedenti amministrazioni, ritenute responsabili di aver concepito “una variante del saccheggio”.
Il risultato di questa lunga e travagliata vicenda è una città priva di una visione urbanistica complessiva, incapace di pianificare il proprio futuro residenziale e industriale. Questa assenza di regole chiare e condivise non fa altro che alimentare operazioni speculative, creando un contesto urbano caotico e difficile da governare.
Di fronte a questa situazione di inerzia, i sottoscritti Consiglieri comunali hanno preso una posizione netta e responsabile. Con un documento formale indirizzato all’Assessorato competente, chiedono la nomina di un Commissario ad acta. L’obiettivo è che questa figura, accertata l’immobilismo dell’Amministrazione comunale, eserciti i poteri sostitutivi previsti dalla legge e avvii finalmente il procedimento di approvazione della nuova variante al PRG.
La richiesta dei consiglieri comunali, datata 23 aprile 2025 e firmata da Dieli Marcello Emanuele, Pugliarello Marilena, Cannata Monia, Scuderi Giuseppe, Vinciguerra Alfredo e Zorzi Valeria, rappresenta un grido d’allarme per il futuro di Vittoria. Un appello affinché si ponga fine a un’attesa trentennale che sta paralizzando lo sviluppo e compromettendo la qualità della vita dei cittadini.