
Per festeggiare, come si conviene in queste circostanze, il loro cinquantesimo anno del conseguimento della laurea, un gruppetto di sei “ex ragazze” si è ritrovato in un noto ed elegante ristorante di Modica.
Era la primavera del 1974 quando Laura Aprile, Giovanna Aprile, Tina Cassisi, Rita Ventura, Graziella Canicola e Concetta Vernuccio, sotto la preziosa guida del Prof. Carmelo Ottaviano e del relatore Prof. Librizzi, conseguivano presso l’Università degli Studi di Catania, Facoltà di Lettere, la laurea in “Sociologia e Pedagogia”.
In seguito al gruppetto si era unita Lina Cicero, amica da sempre di tutte e sei.
L’originalità della circostanza consisteva nel fatto che tutte e sei hanno cominciato a studiare insieme giornalmente presso l’abitazione di una di loro e tutte hanno conseguito la laurea contemporaneamente.
La casa di Concetta Vernuccio era diventata “il loro rifugio sicuro per studiare” e per condividere momenti di relax, come bere un the caldo per riscaldarsi in inverno o fare colazione a mezzogiorno con le “scacce” e le arancine della trattoria “Nicastro”.
Studiare in gruppo era stata la loro carta vincente per mettere insieme spunti, riflessioni, confronti, incentivi, unendo le conoscenze delle singole.
Si studiava a Modica e si facevano gli esami all’Università di Catania.
Nel giorno degli esami la partenza da Modica era fissata alle 5 del mattino con la Mercedes del Signor Di Rosa (quattro dietro e due davanti!) che le accompagnava fino alla porta della sede Universitaria e rimaneva li ad aspettarle per fare ritorno a Modica dopo aver sostenuto, tutte e sei, gli esami come sempre con esiti positivi.
All’evento hanno partecipato alcuni coniugi e anche diversi nipotini.
Considerato il clima di armonia e di autentica amicizia si sono ripromessi di ripetere l’incontro anche per la prossima estate.
1 commento su “Modica, 50° dalla laurea. In sei festeggiano”
Mitica Lina Cicero, a cui mando un abbraccio e mitico il Sig Di Rosa con la sua Mercedes, alle 5 del mattino davanti al tribunale, ora palazzo della Cultura Quella licenza n°1 adesso appartiene al taxi di M. M.