
“Ho scritto a Mr. Rain. Poche parole, senza nessuna pretesa di ricevere una risposta. L’ho ringraziato per aver portato i bambini a Sanremo. Per aver gridato con questo testo che ‘chi chiede aiuto’ è un supereroe, perché chi grida di voler essere aiutato, squarcia gli schemi dell’individualismo e del ‘basto a me stesso’. Gli ho detto che tutta la mia vita l’ho dedicata a chi chiede aiuto cercando di dare aiuto con Meter. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo bisogno dell’altro, soprattutto quando siamo nella sofferenza e nel dolore. La voce dei bambini mi rappresenta la voce di tanti bambini, di quelli che ho conosciuto e di quelli che vorrei incontrare per dirgli: non siete soli.
La pioggia mi ha ricordato le lacrime che sono anche un dono, apparentemente, manifestano un male, ma ci ricordano il bene di volare insieme.
L’ho benedetto e credo che non respinga questo dire bene di lui.”
Il messaggio è stato inviato a Mr. Rain da parte di don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter: “ sono stato molto colpito dal testo e dalla melodia della canzone una magia sinfonica – dichiara don Fortunato – e il gruppo di bambini a Sanremo ha fatto la differenza. Se una canzone può aiutare chi è solo, chi soffre, chi è nel dolore, chi ha e trova il coraggio di chiedere aiuto e volare insieme, la canterò e fare cantare.
Quando le canzoni ci fanno sperare e agire, senza individualismo per chi è nel dolore e la sofferenza, tutti dentro la stessa barca“.
3 commenti su “Sanremo. Don Fortunato Di Noto scrive a Mr. Rain”
I bambini a San Remo per arricchire la scenografia di una canzone… Marketing, che li ha strumentalizzati, tristemente, oltre il messaggio, perché non si è trattato della festa della musica, ma uno spettacolo di livello indecente e disgustoso, uno spettacolo dal contenuto sfacciatamente ideologico, inqualificabile, un declino morale. I bambini sono soli perché i grandi sono distratti e spesso, sono in balia di violenza…. anche da chi li dovrebbe custodire,proteggere, educare…. AMARE! Quante volte gridano aiuto, ma non sono compresi e facilmente si levano alle famiglie senza concepirne il disagio.
Non ho seguito un solo minuto del suddetto show televisivo ma purtroppo mi son ritrovato a leggere qualche articolo/notizia in giro. A quanto pare quest’anno si sono superati quei limiti di una decenza già infranta negli anni passati.
Si fa politica a tutto andare ma poi si deve sentire il conduttore che predica che il festival è da guardare a prescindere dalla politica, un cantante distrugge i fiori, da sempre in qualche modo simbolo della manifestazione, e va bene… la vallettina appare nuda ma il nudo è giustificato… adesso i bambini… c’è poco da complimentarsi… è tutta e solamente immondizia, in una tv tra l’altro alla quale siamo costretti ad essere abbonati.
Certo il bianco è il nero non sono sempre separati , a volte c’è il grigio , ma non si può lodare solo il bianco nel grigio , senza rischiare , implicitamente e indirettamente, di approvare e lodare tutto.