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Servizio sharing di scooter e bici elettriche a Ragusa

Sia per il Centro, Ragusa Ibla e Marina
Tempo di lettura: 2 minuti

Con Deliberazione di Giunta Municipale n. 277 del 31/05/2022 sono state fissate le direttive per l’avvio, in via temporanea a carattere sperimentale per la durata di 6 mesi, dei servizi di sharing di e-bikes ed e-scooters per un numero massimo complessivo, rispettivamente, di 100 e 50 mezzi. I servizi dovranno svolgersi in aree pubbliche di Marina, Ragusa Centro ed Ibla, secondo la perimetrazione e specificazione di parametri e condizioni operative di cui alle linee guida sui servizi di micromobilità precedentemente stabilite ed approvate con atto di GM n. 430/2020.
Due Operatori economici, Innova ed Elerent, hanno formulato apposita istanza per lo svolgimento stagionale dei servizi chiedendo il rilascio dell’autorizzazione amministrativa da parte del Settore Mobilità.
Le autorizzazioni già rilasciate riguardano in totale n. 40 scooter elettrici e n. 20 e-bikes che saranno resi fruibili attraverso specifiche app dei gestori, secondo lo schema gestionale “a stazioni fisse”, presso 20 aree pubbliche individuate con il succitato atto Giuntale n.277.
L’App di ciascun gestore consentirà all’utente di registrarsi, scegliere il veicolo, prenotarlo o direttamente sbloccarlo tramite QR code, avviare e concludere il noleggio. La stessa App potrà inoltre essere utilizzata per segnalare guasti, malfunzionamenti o comportamenti scorretti da parte di altri utenti.
Il corrispettivo per il servizio usufruito, in base ai minuti di noleggio verrà addebitato su carta di credito dell’utente. Saranno infine disponibili pacchetti prepagati con scontistiche e promo riservate.
“Si tratta – dichiara il vicesindaco con delega alla Mobilità, Giovanna Licitra – di una mobilità aggiuntiva e sostenibile, che integra le soluzioni già adottate dall’Amministrazione come le navette gratuite, le corse aggiuntive AST e la micro mobilità dei monopattini, tutte assai utilizzate.
Nella direzione della sostenibilità per l’ambiente bisognerà puntare anche per il futuro, non solo con mezzi come scooter, biciclette e monopattini elettrici, ma soprattutto con iniziative di trasporto pubblico accessibili a tutti, come piccole navette elettriche che possono fare circuiti ad oggi non accessibili ma richiesti.
È un obiettivo del PUMS, di cui Ragusa si è dotata nel 2019, tenere conto dei notevoli cambiamenti che la città ha registrato nell’ultimo decennio, con uno spostamento di domicili e residenze, nonché la nascita di nuove attività commerciali.
Porteremo avanti questo obiettivo anche se bisognerà trovare ingenti risorse, convinti che a mano a mano la comunità darà, come sta facendo, il suo crescente sostegno, abituandosi ad utilizzare i mezzi pubblici e considerandoli un bene comune tanto per le persone quanto per il pianeta, anche a costo di qualche piccolo ma intelligente sacrificio”.

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2 commenti su “Servizio sharing di scooter e bici elettriche a Ragusa”

  1. Tonino Spinello

    La cosa importante non è tanto la sostenibilità, il green, e tutte le cose belle che cercate di farci vedere, la cosa più importante è abituare le masse e specie i ragazzi a scaricare app a più non posso, mettergli le mani in tasca e ammaestrarli per meglio governarli. Anzi controllarli! Così da grandi sono belli e pronti per eseguire le regole che gli imporrà la nostra meravigliosa e insostituibile democrazia liberale.
    Per questo sono più che certo troverete tutti i fondi che vi necessitano, per questo tipo di artifizio non avrete difficoltà, non farete nessun sacrificio (come volete fare credere) per accrescere di più il vostro eco e rimanere fedeli al sistema. Mi sorprende non avere citato il tanto sospirato pnrr e non avere usato la parola magica “privacy”!

  2. Però ricorrono alle autobotti per rifornire l’acqua, roba da terzo mondo, …. non trovano come smaltire la spazzatura…. forse non hanno trovato ancora la App da scaricare, per civilizzarsi nella incapacità delle responsabilità? La fruibilità verde non è da tutti…. si facesse funzionare il servizio pubblico, anche con percorsi turistici ! Certo non ci sarebbe tracciabilita’ dell’utenza e quindi i mezzi, monopattini, bici e quant’altro verde, farebbero la fine dei banchi a rotelle nelle scuole.

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