Nei giorni scorsi il Vescovo di Noto, Antonio Staglianò, aveva comunicato il terzo turno di nomine relative ai vicariati di Rosolini e Pachino. Oggi è il turno di Modica.
Il quarto turno, infatti, tocca le parrocchie più grandi della città di Modica e non solo.
Dopo ben 42 anni di servizio presso la Chiesa Madre “San Giorgio” di Modica lascia come parrocco don Giovanni Stracquadanio, al suo posto Don Michele Fidone, che diviene parroco dell’unità pastorale San Giorgio – Santa Teresa.
Don Nunzio Di Stefano, sostituirà don Fidone, divenendo parroco della parrocchia Madonna delle Lacrime.
Don Gianluca Corvo diviene amministratore parrocchiale dell’unità pastorale Sant’Elena e Sant’Ippolito.
La Chiesa di San Luca, dopo la dipartita di don Giorgio Mallia, sarà affidata alle cure pastorali di don Vincenzo Rosana, quale parroco in solidum, mentre don Gianluca Fratantonio sarà parroco moderatore.
Don Giovanni Roccasalvo sostituisce don Barone come nuovo parroco della Parrocchia Maria Assunta a Marina di Modica.
9 commenti su “Parroci. Boom di nomine nel Vicariato di Modica”
Come si vede che frequenta poco le parrocchie della sua diocesi………
Scelte poco condivise!!!!
Poco condivise da chi? Lasciamo la parola ai parrocchiani che eventualmente ritorneranno a frequentare i sacramenti e a quelli già numerosi che li frequentano, tutti i pareri sono buoni eccetto i pareri delle professoresse occhialute di nobili origini, che frequentano rare parrocchie in alcuni paesi dell’est , per fini di prestigio esibizionistico.
Tutte scelte oculate e condivise dai Parrochiani, come il trasf di don Nunzio Di Stefano, quelle di Mons Stagliano…….! Un prossimo trasferimento di questo Vescovo, No….!??
Spiace dirlo, ma ormai sono preti per professione, non per vocazione. E mi fermo qua.
Così proprio adesso che la chiesa di San Giovanni si era finalmente riempita di fedeli grazie al caro Don Vincenzo è destinata a svuotarsi di nuovo….. Idem Madonnina delle Lacrime…… Non ho parole veramente complimenti Vescovo non poteva fare scelta peggiore
Senza nulla togliere alla saggezza dell ‘eta’ e all’ esperienza, I tempi attuali esigono nuove energie, non dimentichiamo che l’ apocalissi e’iniziata,, siamo agli ultimi tempi, dobbiamo resistere fino alla fine, anche alle false religioni
Aspettiamo a dire la nostra, stiamo a vedere se saranno degni successori, valuteremo l ‘ incisivita’delle loro pastorali e l presenza di fedeli.
A indignato
San Giovanni si era riempita grazie a quelli di San Teodoro. San Giovanni è sempre stata vuota. E non per meriti del Prete come dice lei. San Teodoro è sempre stata una grande comunità. Anzi lo era, adesso no. Ma le chiese sono come le aziende, contano solo chi porta profitti.
San Teodoro , la parrocchia di Don Emanuele Casiraro, quello si era un prete. Dovrebbero farlo Santo. Se una persona della comunità era ammalato, lui andava a trovarlo, pure in Ospedale, ed era senza auto. I cosiddetti Preti di oggi (come ha scritto un signore) per professione, non gli arrivano neanche alle scarpe.