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Ragusa. Nasce Iblea Acqua Spa. Firmato l’atto costitutivo

Tempo di lettura: 2 minuti

Ieri pomeriggio presso la sala giunta del comune di Ragusa, alla presenza del notaio Michele Ottaviano è stato firmato dai rappresentanti legali dei comuni, l’atto costitutivo della IBLEA ACQUE s.p.a., la società in house providing che sarà il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato dell’ATO 4 Ragusa.

Si tratta di una società pubblica, partecipata interamente dai comuni della ex provincia di Ragusa, (tranne Chiaramonte Gulfi che si aggiungerà successivamente)che sarà gestita da un amministratore unico individuato nella persona di Francesco Poidomani.
Giunge a conclusione un lungo iter, durante il quale l’ATI Ragusa è stata anche commissariata, che allinea l’ente d’ambito ragusano alla normativa vigente che prevede la gestione unitaria ed integrata dei servizi idrici e depurativi comunali da parte di un gestore unico.
Tale condizione permetterà all’ATI Ragusa di partecipare ai prossimi bandi (fra cui quelli del PNRR) che finanziano le infrastrutture di tale servizio.
Il Presidente dell’ATI Ragusa Bartolo Giaquinta esprime soddisfazione assieme agli altri sindaci per il risultato raggiunto e ringrazia i consigli comunali iblei per avere condiviso ed approvato la scelta che ci consentirà di puntare ad un servizio idrico integrato sempre più funzionale ed efficiente.

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3 commenti su “Ragusa. Nasce Iblea Acqua Spa. Firmato l’atto costitutivo”

  1. In pratica si creano ulteriori carrozzoni per intercettare soldi. Solo soldi.
    Una società comporta sempre un consiglio di amministrazione, quindi stipendi segreterie e quant’altro. Quando i soldi finiscono (e finiscono presto) incominciano i problemi e soprattutto i disagi per i cittadini che subiscono sempre.
    Perchè un bene pubblico lo deve gestire il privato? Capisco che non è del tutto privato, ma fra qualche tempo quando il bancomat si esaurisce, il passo a privatizzare il tutto è breve. Tutto per il bene di qualche amico.

  2. Le suonerà strano, ma stavolta non posso non essere d’accordo con Lei, Sig. Spinello. Il PUTRIDO magna magna all’italiana è sempre ben attivo e ristrutturato. La cosa che mi manda in bestia, è la totale inerzia del popolo (beota e connivente) di fronte al “parto” di tali scempi spacciati per strumenti amministrativi.

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