
Gentile redazione di RTM,
Con grande amarezza ho letto il post di un alunno del Verga che si lamenta in maniera denigratoria dell’istituto che frequenta.
Non ho la presunzione di affermare che la nostra sia la migliore delle scuole possibili, ma posso sicuramente dire che ogni mattina oltre 1100 alunni provenienti da Ragusa, Comiso, Vittoria, Chiaramonte, Scicli, Pozzallo, Ispica, Rosolini, Pachino, Noto e persino da Caltagirone arrivano nel nostro istituto perché lo hanno scelto per la qualità dell’offerta formativa e la specificità dei nostri percorsi di studio.
Mi dispiace che il nostro anonimo studente abbia messo in evidenza le presunte pecche del nostro istituto : è vero che una parte della nostra popolazione scolastica sta vivendo un periodo di disagio per i turni pomeridiani, che non sono un capriccio, ma l’unica maniera possibile di garantire le lezioni in un momento in cui il nostro istituto sta portando migliorie ai locali del plesso centrale. Non è certo colpa del dirigente o dei docenti se la didattica a distanza non è applicabile in questo caso perché dopo due anni scolastici di dad è fondamentale assicurare agli studenti quella socialità e quell’incontro che solo le lezioni in presenza garantiscono. Dall’inizio della scuola siamo in contatto con il funzionario Ast alla ricerca delle coincidenze orarie tra l’inizio e la fine delle lezioni e le partenze e gli arrivi degli autobus. Laddove questo non è possibile, non è sicuramente dovuto a nostre mancanze o superficialità, ma per inconciliabilità oggettive.
È vero, la dirigenza e il corpo docente sono molto attenti nell’evitare tutte le potenziali cause di assembramenti, è una colpa? Gli studenti arrivano con i pullman, dove i controlli sono meno ferrei, cosa succederebbe se, arrivati a scuola, tutti in presenza e in aule di dimensioni spesso non garanti del distanziamento, i nostri ragazzi non usassero tutte le precauzioni richieste dall’emergenza epidemiologica? L’anno scorso abbiamo potuto evitare focolai grazie a questa politica di attenzione e serietà.
Diamo centralità ai bisogni dei nostri studenti che, infatti, sono liberi di contattarci e di confrontarsi con noi con molta naturalezza.
Eppure, si sa, un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce e che, a fronte, di una persona che si lamenta esistono decine e decine di studenti che frequentano quotidianamente la nostra scuola e che stamattina si sono stupiti come e più di me nel leggere la lettera del loro anonimo compagno.
A tutela della fiducia che questi ragazzi e le loro famiglie ripongono nell’istituto per cui lavoro, è un sentito dovere per me scrivere queste righe chiarificatrici.
Porgo cordiali saluti,
Prof.ssa Paola Trimarchi.













20 commenti su “Modica. Dal “Verga”, lettera di un insegnante..riceviamo”
Che dire, ognuno ovviamente osserva i fatti dal proprio di vista… è sempre stato così.
Mi piacerebbe anche leggere circa il presunto fatto che gli studenti possono usufruire solamente delle macchinette mangiasoldi, contrariamente ai protagonisti dell’eccellente offerta formativa dell’istituto. Corrisponde al vero o no?
La verità sta sempre a metà strada tra chi accusa e chi si difende. Non è con l’autocelebrazione nè con le accuse anonime che si risolvono problemi seri gravi e protratti per così lungo tempo. L’unica certezza che emerge da questa situazione è il profondo disagio di una parte, per piccola che la si voglia considerare, di studenti a fronte di una sensibilità da parte della dirigenza e del corpo docente non sempre adeguata e rispondente agli autoproclami di eccellenza
Evidentemente c’è ancora molto da dire, sia da parte di alunni che da parte di insegnanti. Sono d’accordo con il grillo parlante. Bisogna smuovere le coscienze e non farle sembrare “pulite”. Io propongo di far intervenire anche i genitori e soprattutto scrivere quali sono i punti forti e positivi dell’istituto e quali, concretamente, i motivi di lamentela; fermo restando che nessuno è innocente. Di più, bisogna proporre le soluzioni ai motivi protratti di malessere e disagio che subiscono gli alunni, considerando che senza di loro l’istituto stesso non esisterebbe.
Sconoscendo i motivi di lamentela che, pertanto, mi astengo dal condividere o dal negare, rilevo che la prof.ssa Trimarchi, firmando la lettera, ci ha messo la faccia, cosa ce non hanno fatto gli altri.
Ovviamente ribollono tanti problemi, protratti e irrisolti. Sono d’accordo con il grillo parlante: nessuna autocelebrazione né critiche distruttive. Bisogna piuttosto cercare e trovare una soluzione ai problemi di sempre, sia alunni che insegnanti. Il malessere c’è ed è innegabile, puntiamo verso il benessere comune, soprattutto degli utenti-alunni, che sono prima di tutto persone che hanno voce e a cui dare voce. Intervengano anche i genitori. Esplicitiamo chiaramente e concretamente gli aspetti negativi, punto per punto, e cerchiamo di neutralizzarli; contemporaneamente potenziamo i punti di forza. Ognuno faccia la sua parte, senza rimpallarsi le responsabilità. P.S. Il primo commento non so perché non l’ha caricato
Da rispettare il coraggio della professoressa che fino ad ora e’ l’unica che ha firmato con il proprio nome e cognome a differenza di tutti finora, compreso i commentatori.
Solo perché molti nella provincia scelgono il Verga trovo insensato e stucchevole definirla una “buona scuola”.
La realtà sta altrove, nella provincia non esistono buone scuole e per vari motivi che qui elencherò:
1) L’età media del corpo docente della provincia si aggira tra i 50 e i 60 anni, persone che non sanno cosa sia la didattica nè tantomeno i modelli di apprendimento, “professionisti” che non si formano né aggiornano, laureati negli anni ’80 in una materia che non sanno spiegare, che si lamentano tanto dello stato e delle cose, ma non si danno mai dare fare realmente per ottenere risultati decenti sul posto di lavoro.
Arrivano in classe pensando che un ragazzino debba sputare sangue per una materia che gli viene mal insegnata da una persona che la fatica e l’impegno sul posto di lavoro non ha mai visto.
2) In generale una dirigenza generale degli istituti debole e anacquata, Presidi che lasciano scorrazzare pessimi insegnanti come pesci voraci senza intervenire o meglio, agendo come Ponzio Pilato immerso in un contesto volto ad autoconservarsi.
3) mancanza di strutture sicure e adeguate, programmi scolastici alla deriva (addirittura c’è gente che preso seriamente l’UDA), scuse, scuse e sempre scuse, mai una soluzione.
4) mancano le attività con cui coinvolgere i ragazzi, mancano progetti, quello che viene palesato è velo di cartapesta per coprire il muro mancante.
5) la situazione dei docenti di lingue straniere, l’inglese nello specifico, è pessima, docenti che vantano una conoscenza reale della lingua inglese scartando la pronuncia, la grammatica, lo slang e i modi!
Ci insegnano ad andare a Londra dentro un carro da Freak Show crepitando parole monosillabiche e senza senso.
A parte 2/3 docenti di un noto istituto a Modica che amano veramente la materia che insegnano, che hanno studiato e si formano continuamente con dedizione e passione per il proprio lavoro organizzando progetti e dando modo di creare un dialogo costruttivo con il corpo studentesco del suo istituto, gli altri occupano solo un posto che non gli spetta e non gli compete più viste le esigenze di un modo che vuole di più, di giovani che capiscono precocemente chi li truffa in classe ogni mattina.
E di certo queste poche teste capaci non si possono clonare.
Caro U’ putiaru, complimenti per il coraggio! Fatti non parole, usava dire il filosofo Pietro Abelardo. Se tutto ciò è vero, è semplicemente criminale. E’ un tradimento ai giovani e alle loro speranze.
Cmq i problemi descritti dall’alunno esistono davvero e secondo me non è un articolo per infangare la scuola ma per scuotere chi deve risolverli i problemi!
Non posso che confermare pienamente quanto asserito e confermato dalla prof.ssa Trimarchi, sicuramente tante problematiche hanno contribuito e comportato inevitabili disagi, tra cui il distanziamento e la sicurezza degli alunni, nonchè, gli interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico.
Ovviamente, adempimenti che seppur con il suo inevitabile disagio, un Dirigente Scolastico coadiuvato dai suoi collaboratori no può astenersi ma è tenuto ad adempiere nell’interesse della scuola e della comunità scolastica .
Gli l’interventi di manutenzione straordinaria degli immobili volti alla sicurezza e al decoro della scuola seppure condivise , non dipendono da scelte della Dirigenza scolastica , ma disposti dalla provincia Regionale di Ragusa a seguito di progetti tecnici approvati dal ministero della P.I., cui il Dirigente può solo organizzare per ridurre al minimo il disagio degli studenti , ma non può ovviamente impedire che tali lavori vengano eseguiti.
Il problema eventualmente dovrebbe essere della Provincia Regionale, che avrebbe dovuto mettere a disposizione in alternativa nuovi locali, ma ovviamente , ciò risulta impossibile in base alle ridotte risorse economiche della provincia Regionale di Ragusa in attesa della riforma delle province regionali.
Mi preme precisare, avendo svoltole le funzioni di DSGA per tanti anni in questa Istituzione scolastica, , che il “Verga” con l’attuale Dirigenza Scolastica, Presieduta dal Prof. Giovanni Moltisanti. è stata nella provincia di Ragusa una della scuole più efficienti, sia dal punto di vista formativo che organizzativo. Ciò anche per la presenza di molti qualificati e docenti preparati e competenti, oltre che per l’efficienza organizzativa amministrativa dell’ufficio di segreteria e tecnica del personale ATA .
Ciò, obiettivamente non può non riconoscersi, che la popolazione scolastica del “Verga “nell’ultimo decennio è stato sempre progressivamente in crescita , per la sua ampia e diversificata proposta formativa.
Consentitemi di dire , che in tale decennio il Verga è stato un serbatoio di alunni, cui hanno attinto scuole che rischiavano per effetto del dimensionamento di perdere la propria personalità o altre per incrementarne la popolazione e la stabilità nel lungo termine
E’ noto che l’Istituto per Geometri “Alberti” Istituzionalmente del “Verga” è stato aggregato unitamente alla popolazione scolastica all’Istituto Tecnico Commerciale Archimede, ciò correttamente e per solidarietà del Verga, per non far perdere la personalità giuridica al primo Istituto Tecnico della Provincia di Ragusa.
Ancora, alcuni anni dopo, il Verga ha dovuto cedere l’indirizzo T. I.M.A. al Liceo Scientifico Grimaldi.
Ciò nonostante, le ferite inflitte, la popolazione scolastica è sempre stata continuamente in crescita. Ovviamente, ritengo di chiederci il perchè? .
Alla luce di quanto limitatamente indicato, a mio parere, pretestuosi sono le osservazioni del poster dell’alunno pubblicato su questo giornale online, così come pretestuosi chi metterebbe in dubbio la valenza e il riconoscimento altamente formativa del ” Verga” nella realtà scolastica del Comune di Modica e della Provincia di Ragusa
EX DSGA Antonino Di Giacomo.
@Antonino, i lavori di ristrutturazione ai quali lei dedica molto spazio creano indubbi disagi. Ma dalle critiche si evince che i problemi dell’istituto sono altrove e non contingenti. È anche comprensibile che che il DSGA difenda la scuola in cui lavora e finga di non vedere quello che non funziona, docenti e presidi. Però la difesa è stata assunta solo da un insegnante e da Lei. Non è un po’ strano?
Scusatemi, ma se sono presenti dei problemi nella scuola , non pensate che la cosa più giusta è quella di conferire con il Dirigente Scolastico, che è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e risponde dei risultati del servizio offerto all’utenza.
Ovviamente ha tutto l’interesse ad intervenire per la qualità e il miglioramento dell’offerta formativa, se ci sono dei problemi interverrà per risolverli, intervenendo eventualmente nei confronti anche dell’eventuale personale inadempiente.
Non penso che potreste avere dubbi sulla Sua responsabilità Ciò al fine assicurare sicurezza per tutti Voi impedendo assembramenti e al fine di evitare la diffusione della pandemia, a Vostra garanzia e a quella dei Vs familiari.
Del resto non dimenticate che siete chiamati a far parte degli organi collegiali e in quelle sedi avete diritto di parlare e di proporre.
Ritengo che ciascun giovane studente ha il dovere di partecipare ed intervenire con i mezzi adeguati al fine del Vs riconoscimento del diritto all’istruzione.
Ma sicuramente non sono queste le procedure da adottare per risolvere i problemi, ingiuriando e/o calpestando il buon nome dell’ Istituto Verga, probabilmente ignorate , che il Verga che frequentate è una Istituto molto apprezzato a Modica, nella Provincia di Ragusa e oltre.
Vi invito quali rappresentanti di classe o componenti del Consiglio di istituto di chiedere un incontro con Il Dirigente Scolastico. Sicuramente sapra’ ascoltarVi ed intervenire se necessario .
La scuola che frequentate è una grande famiglia, e come in una famiglia di rispetto, si parla, si discute, si raffronta, ma mai pubblicamente si ingiuria e si infierisce contro.
E’ un danno indiretto che fate a Voi Stessi e a tutti coloro che credono e onestamente e professionalmente svolgono quotidianamente il loro lavoro .
Si sì la scuola è una grande famiglia e come tale i suoi membri si difendono tra loro. Nel sud è cosa comune che non riguarda solo l’istruzione……o sbaglio?
Scusate, ma mi pare innegabile che il “Verga” sia un eccellente Istituto, frequentato da un numero sempre più elevato di studenti. La prova inconfutabile di ciò è la altissima percentuale di promossi ogni anno (credo, vorrei essere smentito, superiore al 95%). Tutti geni e comunque studiosi, quelli che una volta si definivano “asini” al Verga non esistono…..
Ma, probabilmente, sono scomparsi in tutte le scuole italiane…
E i risultati si vedono…. nella società italiana…
Mi piacerebbe che i genitori, invece di preoccuparsi di sciocchezze, si ponessero queste domanda: perchè tutti promossi? Nella peggiore delle ipotesi, a settembre, ma promossi…
A dispetto di chi, invece, studia veramente…
A mio modestissimo parere, la scuola italiana, in genere, è scomparsa nel momento in cui i Presidi sono diventati Dirigenti Scolastici, ed il parametro di riferimento non è più stato la formazione, VERA E SOSTANZIALE degli alunni, ma i progetti…….
Sbaglio o funziona così: più alunni, più classi, più finanziamenti, più euro per tutti?
Laddove il tutti, ovviamente, è metaforico…..
Per correttezza intellettuale, Vorrei chiarire a Giulia e a Pancho che sono un ex DSGA in servizio al Verga fino ad agosto del 2019 e che pertanto non devo difendere alcuna scuola in cui lavoro. Ovviamente, sono fiero di averne fatto parte e di aver lavorato e collaborato a fianco del Dirigente Scolastico Prof Alberto Moltisanti, indiscutibilmente, in provincia di Ragusa e fuori, tra i Dirigenti Scolastici professionalmente preparati e competenti ,anche perchè proveniente da una precedente pluriennale esperienza di Avvocato.
A seguito del collocamento in pensione svolgo ufficialmente la professione di avvocato , unitamente a mio figlio. Occupandomi, ovviamente di problematiche scolastiche, ma soprattutto del settore previdenziale, con l’obiettivo di assistere legalmente e giuridicamente le persone che più hanno bisogno per il riconoscimento dei diritti e delle spettanze economiche, che seppur dovuti e previsti per legge, non vengono erogati di fatto dall’Inps, denominati ” Diritti Inespressi”
Il “familismo amorale” è un fenomeno prevalentemente del sud, Pancho, sono d’accordo con lei. Ogni congrega è una grande famiglia e come tale i suoi membri si difendono acriticamente tra loro, e anche la scuola lo è. Ogni ragionamento è finalizzato all’autoconservazione e non ha nessuna autocritica, e proprio l’autocritica è il punto di partenza per ogni possibile miglioramento, e poi, aggiungo anche l’aspetto economico, e l’autonomia scolastica ha dato il suo contributo, tutto va in progetti spesso fini a se stessi solo per far guadagnare gli insegnanti, e nient’altro.
L’autopubblicità, forse, sarebbe meglio evitarla?
L’eccellenza delle eccellenze.
‘Suona che io ti ascolto’ …dal corridoio parlando al telefono.
‘Vieni alla master’ …che è meglio (per la mia tasca).
‘Non suonare con pseudo associazioni’ …altrimenti non sarai più in orchestra.
L’eccellenza delle eccellenze.
Frasi puramente casuali e d’invenzione non riferite a nessun avvenimento o persona reale.