
Pozzallo, 07 Dicembre 2025 – Una bellissima serata nel ricordo del pozzallese Raffaele Scala, marittimo a bordo dell’Andrea Doria nella notte dello storico naufragio, organizzata dalla Società Marinara, il sodalizio con più iscritti in città.
I fatti. Il 25 luglio 1956 il transatlantico italiano Andrea Doria, proveniente da Genova e diretto a New York, collide a circa 80 Km dalle coste americane con la nave svedese MS Stockholm diretta a Göteborg. A bordo ci sono 1134 passeggeri e 572 membri dell’equipaggio. Le vittime sono 51, di cui 46 dell’Andrea Doria che affonda dopo 11 ore. Il relitto giace tuttora posato sul fianco di dritta, a 75 metri di profondità al largo di Nantucket.
A bordo di quella nave vi era pure un pozzallese, Raffaele Scala, il quale non lesinò coraggio e forza per trasportare a riva alcune persone che, in caso contrario, avrebbero potuto anche inabissarsi. Non solo. Nella serata di sabato, in una sala “Meno Assenza” gremita in ogni ordine di posto, è stato dato il giusto risalto al marittimo pozzallese dopo anni di oscurantismo. Commovente, difatti, è stato il discorso del figlio di Raffaele, Riccardo, il quale ha ricordato come il padre non seppe mai di essere stato insignito di un encomio da parte dello Stato italiano. La maggior parte di loro, come Raffaele Scala, non lo ricevettero mai in vita, a causa dell’oblìo che fu steso sulla vicenda nei mesi successivi alla tragedia. “Questa sera è stata accertata la verità – commenta Riccardo Scala – Non più cose riservate o segrete. Pozzallo annovera mio padre, Raffaele Scala, fra coloro che si prodigarono per salvare vite umane”.
Esaustiva la parte tecnica affidata al contrammiraglio Rosario La Pira così come esauriente è stato il ricordo dell’amico Vincenzo Bongiardina, scrittore e storico, nel rimembrare la figura di Scala quale uomo valoroso e pieno di coraggio. Significativa la lettura finale, affidata alla nipote Eva Scala, che ha ricordato quei tragici momenti nelle parole del libro di Bongiardina, “Imbarcazioni e Storie di naviganti”.
Felice di questa esperienza il presidente della Società Marinara, Nino Campanella. “Una iniziativa di spessore – dice Campanella – che riguarda le storie di mare di cui è intrisa la Società Marinara. Continueremo su questo solco, nel raccontare vite e uomini che hanno solcato i mari portando la città di Pozzallo nel cuore. Se in futuro faremo altre iniziative simili? Certamente”.
Ha portato i saluti della città il sindaco Roberto Ammatuna. Hanno ricordato la figura importante di Raffaele Scala anche l’onorevole Attilio Sigona e mons. Giorgio Gallaro. Ha moderato la serata il giornalista e scrittore Calogero Castaldo.













