
Palermo, 19 Novembre 2025 – Il Gruppo Parlamentare della Democrazia Cristiana ha impresso una svolta cruciale nella discussione sulla Legge di Stabilità regionale per il triennio 2026/2028. Primo firmatario l’Onorevole Ignazio Abbate (foto), il Gruppo ha depositato un emendamento volto a introdurre modifiche sostanziali alla Legge regionale 8 agosto 2022, n. 15, concernente l’anagrafe canina e la sanità animale.
L’iniziativa del Deputato Abbate si concentra su due punti cardine, ritenuti essenziali per garantire l’efficacia e l’equità delle norme che regolano l’identificazione degli animali sul territorio.
La proposta più urgente mira a sopprimere il comma 3 dell’articolo 10 della L.R. n. 15/2022. Questa disposizione impone ai medici veterinari liberi professionisti che procedono all’identificazione dei cani (mediante microchip) di versare una quota del loro onorario direttamente nelle casse regionali.
“La disposizione attuale – commentano gli esponenti del Gruppo Parlamentare – pur riconoscendo l’impegno dei veterinari per fini pubblici, ne limita in modo significativo il margine di guadagno. È inaccettabile che si gravi sui professionisti che già sostengono i costi per l’acquisto del microchip e che svolgono questa attività su base volontaria.”
Secondo la DC, questa prassi sta già producendo un effetto controproducente: il rifiuto da parte dei veterinari di eseguire la prestazione, compromettendo l’obiettivo fondamentale della legge: l’identificazione capillare e diffusa dei cani sul territorio. La soppressione di tale versamento è dunque presentata come l’unica via per assicurare la collaborazione attiva dei professionisti e il successo del sistema di anagrafe canina regionale.
Il secondo punto dell’emendamento prevede l’abrogazione totale dell’articolo 11 della medesima legge, norma che disciplina l’istituzione della banca dati regionale del DNA per i cani.
“La costituzione di una banca dati genetica è un obiettivo ambizioso ma deve poggiare su basi scientifiche solide,” specifica il Gruppo Parlamentare. “Allo stato attuale, i dati sul profilo genetico dei cani non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di attendibilità. Mantenere una norma che si basa su dati potenzialmente inaffidabili inficia l’efficacia e la serietà della banca dati stessa e rappresenta uno sforzo normativo prematuro.”
I parlamentari concludono sottolineando che l’azione legislativa deve sempre tendere alla praticità e all’efficacia.
“Con questo emendamento vogliamo correggere delle distorsioni che renderebbero le norme inapplicabili o controproducenti. L’impegno di tutto il nostro gruppo parlamentare è a favore di una legislazione regionale che sia equa per i professionisti e, soprattutto, funzionale al bene della collettività e alla tutela della sanità animale.”
L’emendamento Abbate si candida ora a diventare un elemento centrale nel dibattito sulla manovra finanziaria, con l’obiettivo di rendere la legislazione regionale in materia di sanità animale più aderente alla realtà operativa e più equa per la categoria professionale coinvolta.














1 commento su “DC all’attacco sulla sanità animale: emendamento Abbate ridisegna l’Anagrafe Canina”
Sig. Abbate,
L’altro giorno un comunicato stampa dell’ASP redatto da RTM ci dice questo:
“L’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa comunica l’introduzione del nuovo “Contributo di Solidarietà”, una misura prevista dall’articolo 10 della Legge Regionale 15/22 e attuata dal Decreto Assessoriale n. 1166 del 22.10.2025”.
Stiamo parlando della stessa solidarietà oppure la sua è un’altra da rifilarci?
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