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RSA “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa, interrogazione del PD sullo stato di degrado della struttura

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Ragusa, 18 novembre 2025 – Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Ragusa – composto dal capogruppo Peppe Calabrese e dai consiglieri Giuseppe Podimani e Mario Chiavola – ha presentato un’interrogazione a risposta orale indirizzata al Sindaco dopo avere constatato condizioni di degrado così gravi nella RSA “Maria Paternò Arezzo” da risultare incompatibili persino con il livello minimo di dignità che una struttura socio-sanitaria dovrebbe garantire.
Il 14 novembre i consiglieri Calabrese e Chiavola si sono recati in visita a un ospite della struttura, e proprio durante quella visita hanno potuto vedere e documentare, con foto e video, una situazione definita “sconvolgente”. Vetri rotti rattoppati con nastro adesivo, finestre bloccate con pacchi di pannoloni o pezzi di legno, porte sfondate, luci non funzionanti nei bagni, incuria negli spazi esterni.
”Non è degrado: è abbandono totale” dichiarano. “Una struttura del genere non dovrebbe ospitare nessuno, figuriamoci i nostri concittadini più fragili”.
Il PD chiede al Sindaco – quale autorità sanitaria locale – di chiarire se sia a conoscenza dello stato della struttura e quali azioni abbia intrapreso nei confronti dell’ASP. L’interrogazione punta il dito sulle responsabilità politiche e sull’inspiegabile silenzio di chi, per delega o per presenza quotidiana nella struttura, avrebbe dovuto vigilare e intervenire. “Per quanto ne sappiamo – affermano i consiglieri – né l’assessore con delega alla Sanità né l’assessore che lavora quotidianamente all’interno della RSA hanno segnalato al Sindaco o all’ASP la grave situazione in atto ed è doveroso capire come sia stato possibile chiudere gli occhi davanti a tutto questo. Chi doveva controllare non ha controllato. Chi doveva segnalare non ha segnalato. E se lo ha fatto, forse è ancora più grave che nessuno sia intervenuto”.
Oltre all’interrogazione, il gruppo consiliare ha inviato la documentazione anche ai Carabinieri del NAS, al Prefetto di Ragusa e all’ASP, chiedendo verifiche immediate.
”Qui non parliamo più solo di incuria – spiegano – ma di sicurezza, dignità e rispetto umano. Siamo davanti a una condizione intollerabile e pretendiamo risposte immediate e interventi concreti. Il tempo delle chiacchiere è finito – concludono Calabrese, Podimani e Chiavola – adesso servono responsabilità, azioni e trasparenza”.
Il gruppo consiliare PD seguirà passo dopo passo la vicenda, rendendo pubbliche tutte le evoluzioni e vigilando affinché la struttura venga finalmente riportata a standard di umanità, sicurezza e decoro.

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