
RAGUSA, 08 Ottobre 2025 – Un’incredibile “svista” grafica ha scatenato la furia dei tifosi del Ragusa Calcio. La società, nell’emettere un comunicato ufficiale per la ricerca di collaboratori, ha utilizzato come immagine di sfondo nientemeno che il Duomo di Modica, la città rivale per antonomasia, anziché uno dei simboli di Ragusa.
L’episodio, che i tifosi definiscono una vera e propria “mancanza di rispetto” e non un semplice errore, è diventato virale sui social, portando alla diffusione di una durissima nota di critica.
Il testo, chiaramente espresso in termini accesi, attacca direttamente la gestione della comunicazione della squadra: “Ci dissociamo da quella che sembra quasi una provocazione nei nostri confronti,” si legge nel comunicato. “La società che dovrebbe rappresentare la nostra città, i nostri colori, la nostra storia… pubblica un comunicato ufficiale […] e come sfondo cosa sceglie? Il Duomo di Modica. Sì, MODICA.”
Lasciando per un attimo da parte le storiche rivalità e i campanilismi, la critica si concentra sulla superficialità e sulla presunta mancanza di percezione dell’identità da parte di chi gestisce la società. “Davvero siamo arrivati al punto che basta prendere una foto a caso da Google senza neanche chiedersi se rappresenti la nostra identità? Questo non è un errore di grafica, non è una ‘svista’. Questo è mancanza di rispetto,” tuonano i sostenitori.
Il testo prosegue sottolineando il profondo legame emotivo tra i tifosi e la squadra, contrapposto all’errore commesso: “Per noi tifosi quella maglia non è un passatempo: è orgoglio, appartenenza, memoria, sangue.” L’affronto è amplificato dal fatto che la confusione sia avvenuta proprio con la città con cui la rivalità è più sentita.
La polemica non si ferma all’aspetto grafico, ma solleva dubbi sulla serietà della dirigenza: “Una società seria non si permetterebbe mai una figuraccia del genere. Una società seria rispetta i propri tifosi e la propria città, curando ogni dettaglio perché sa che dietro quei colori c’è un popolo intero.”
La conclusione è un chiaro avvertimento alla società: “Se sbagli una grafica, la rifai. Se sbagli città, vuol dire che non hai capito niente. Noi tifosi meritiamo rispetto. La città merita rispetto. E se chi guida questa società non è in grado di riconoscerlo, allora non è degno di rappresentarci.”
Al momento, si attende una replica ufficiale da parte del Ragusa Calcio in merito alla clamorosa gaffe e alle pesanti accuse ricevute dal tifo organizzato.