
POZZALLO, 04 Ottobre 2025 – Dopo il successo del film su Antonello e Suor Eustochia presentato presso il cinema Apollo di Messina, inizia il nuovo progetto del regista Biagio Cardia, con il Film “Il Giovane Giorgio La Pira”, prodotto dall’Associazione “Turismo Arte Spettacolo”, con la sceneggiatura del Prof. Nino Giordano.
Il progetto inizia nel 2020 durante il periodo della pandemia e ripreso oggi. La produzione conta di 30 personaggi tra attori, comparse e personale dello Staff; un cast d’eccellenza tutto messinese, professionisti con grande esperienza teatrale e apparizioni in contesti cinematografici.
Importante è stata la collaborazione di padre Giovanni Sturiale, parroco della parrocchia Chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù Montepiselli (Messina), oltre a quella di Don Salvo Bella e del Prof. Carmelo Nolano di Pozzallo, cultori della storia di La Pira, dove, oggi 4 ottobre, sono state effettuate le riprese del piccolo Giorgio La Pira, prima di trasferirsi a Messina.
Il film presenta uno spaccato della vita del nostro personaggio, nato a Pozzallo il 9 gennaio del 1904, a 10 anni la sua famiglia decide di portarlo a Messina nella casa dello zio Luigi Occhipinti titolare di un tabacchino nella nostra Città. Il piccolo Giorgio trova una città ancora distrutta dal terremoto del 1908. Dopo aver frequentato la quinta elementare, La Pira prosegue gli studi, prima presso l’Istituto Antonello per le scuole medie, successivamente, all’Istituto A. M. JACI per gli studi Superiori. Qui conosce molti compagni che nel tempo, come lui, diventano personaggi importanti della cultura messinese, tra questi: Salvatore Quasimodo, futuro Premio Nobel, Salvatore Pugliatti, futuro rettore dell’università di Messina. La Pira diplomatosi in ragioneria nel 1921, frequenta l’università di Messina, e tra i professori che hanno seguito Giorgio La Pira troviamo il professore di Diritto Romano, Ludovico Fulci e il monsignore Mariano Rampolla Del Tindaro, interlocutore attento e decisivo per il suo ingresso nella fede cristiana.
La Pira, nel 1926 lascia Messina per recarsi a Firenze dove presenta la tesi di laurea sotto la guida del professore Emilio Betti.
L’intero cast girerà a Pozzallo un solo giorno, salvo poi ripartire per Messina dove saranno ultimate le riprese.