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“Acqua: una soluzione definitiva”. L’Ordine dei Geologi richiama la politica alla responsabilità e alla programmazione

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L’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia ha preso parte, venerdì scorso, al convegno “Acqua: una soluzione definitiva”, promosso dalla diocesi di Caltanissetta presso l’auditorium del seminario vescovile. Un incontro, articolato nella forma della tavola rotonda, che ha visto riunite istituzioni religiose, politiche, civili e sociali per affrontare con rigore e concretezza l’annosa questione della crisi idrica in Sicilia.

In apertura, il vescovo di Caltanissetta, mons. Mario Russotto, ha espresso gratitudine per la presenza dei partecipanti e ha invitato a considerare il tema dell’acqua non come emergenza da gestire di volta in volta, ma come una sfida che richiede corresponsabilità e scelte coraggiose, trasparenti e condivise. Le sue parole hanno posto le basi per l’intero dibattito, tracciando il quadro di un impegno comune per il futuro della comunità e del territorio.

Il presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi, Paolo Mozzicato, ha tracciato un quadro critico della situazione: “La Sicilia vive in una condizione di emergenza costante. Abbiamo perso la capacità di programmare e ci affidiamo, quando non è più possibile procrastinare, a soluzioni tampone che non fanno altro che rinviare i problemi senza risolverli. È necessario un forte richiamo alla responsabilità della politica: non possiamo più permettere che le logiche emergenziali continuino a guidare le scelte in materia di gestione delle risorse idriche. Occorre invertire la tendenza, costruendo un percorso serio e lungimirante, nel quale la comunità scientifica possa dare il proprio contributo qualificato per soluzioni realmente efficaci e durature.”

Il geologo Marcello Frangiamone ha ulteriormente sottolineato come il territorio nisseno, privo di bacini idrici propri, sia costretto a dipendere da altre aree per coprire il proprio fabbisogno.

L’acqua, quale diritto fondamentale e universale, non può diventare una merce da gestire secondo logiche di mercato. Considerarla un bene pubblico significa affermare che la sua disponibilità e il suo utilizzo devono essere regolati da criteri di equità, solidarietà e sostenibilità, garantendo a tutti i cittadini pari dignità nell’accesso. Per questo l’Ordine dei Geologi di Sicilia richiama la necessità di una governance chiara e trasparente, in cui la comunità scientifica sia chiamata a contribuire con le proprie competenze per una gestione efficiente e giusta della risorsa idrica: un vero processo di pianificazione integrata, che tenga insieme responsabilità istituzionali, competenze tecniche e partecipazione della società civile.

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