Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

Pordenonelegge 2025. Realpolitik. Il disordine mondiale e le minacce per l’Italia..di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

foto: copyright di Giannino Ruzza

Ieri sera, al Teatro Verdi Ridotto, Giampiero Massolo ha presentato il suo ultimo libro Realpolitik. Il disordine mondiale e le minacce per l’Italia, dialogando con il presidente di Pordenonelegge Michelangelo Agrusti. Ne è scaturito un confronto denso sulla crisi globale, le minacce che incombono e i rischi che corre l’Occidente. Diplomatico di carriera, già segretario generale del Ministero degli Esteri, direttore del DIS e presidente dell’Ispi, oggi docente di Sicurezza nazionale alla Luiss di Roma, Massolo ha riportato l’attenzione su un concetto chiave: la realpolitik come bussola per affrontare un mondo in cui la forza sembra prevalere sul diritto. Il “senso della realtà” è per lui indispensabile: riconoscere le minacce ignorate, ammettere le vulnerabilità, capire da cosa difenderci e con quali strumenti. Nessun Paese può sentirsi al sicuro nei propri confini. «Viviamo in un clima di pre-guerra che ricorda il 1914 per la mancanza di ammortizzatori – ha detto – ma con la possibilità, stavolta, di un’evoluzione e non di un’involuzione». La sicurezza resta il nodo cruciale. L’Europa, priva di una propria deterrenza, dipende dagli Stati Uniti. Per costruire una relativa autonomia ci vorranno dagli otto ai dodici anni, a patto di rafforzare la base industriale, sostenere gli Stati membri, esentare le spese militari dal Patto di Stabilità e avviare un debito comune. Gli ostacoli per l’Italia? «Uno spirito bellico che non c’è e un esercito che non c’è», ha osservato. Da qui la necessità di “affiancare i volenterosi” e creare un laboratorio per la difesa europea. Sul rapporto con gli Usa, Massolo ha sottolineato che l’alleanza con l’Europa è oggi fondata più sulla sicurezza che sulla convenienza, in un contesto segnato dall’ideologia Maga. Trump, in particolare, non guarda al valore delle alleanze ma all’interesse immediato: «Non chiama l’Europa – ha detto Massolo – per due motivi: non vuole sentirsi fare lezioni e non sa quale numero chiamare». La percezione della debolezza, ha spiegato, è sempre un invito all’attacco. La fuga dall’Afghanistan ha convinto Putin a muovere guerra all’Ucraina. Israele, colpito il 7 ottobre da Hamas, ha mostrato come la fragilità interna possa trasformarsi in detonatore di conflitti. E l’Italia? La stagione del “ma anche” è finita: non si può più contare sul gas russo e insieme sulle armi americane, sul mercato unico e contemporaneamente sulla tecnologia cinese, non si può stare con Israele e allo stesso tempo con la Palestina. Lo schema si è sgretolato, insieme all’illusione di un mondo unipolare a guida americana, senza che sia nato un nuovo equilibrio multipolare. «Navighiamo in mare aperto, senza reti di protezione né rendite di posizione», ha ammonito Massolo. Non basta puntare su un’unica carta – armi, etica, diritti umani o ideologia – ma usarle tutte, con equilibrio, in nome dell’interesse nazionale. Un concetto che i governi devono definire guardando a geografia, storia, cultura e indole dei cittadini. Lo sforzo economico per la difesa, ha aggiunto, deve coinvolgere non solo lo Stato ma anche i privati. L’interesse nazionale, ha concluso, è un esercizio di equilibrio: ridurre i rischi e aumentare le opportunità. La realpolitik, per Massolo, non è cinismo, ma la capacità di tenere insieme principi e interessi, trasformando le minacce in possibilità.

 

577111
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

1 commento su “Pordenonelegge 2025. Realpolitik. Il disordine mondiale e le minacce per l’Italia..di Rita Faletti”

  1. Dovremo vergognarci per i prossimi secoli per ciò che abbiamo accettato, cioè lo sterminio del popolo palestinese.
    Nei rossimi decenni ce ne ricorderemo per via delle future rappresaglie da parte dei superstiti e dei figli dei superstiti, ce ne ricorderemo giornalmente.
    Per il resto l’Italia resta lo stato più disgraziato del mondo, abbandonato dai suoi alleati protettori americani, contribuendo alla disgregazione dell’Europa, saremo in balia al fronte russo del sud.
    Ci arrenderemo subito come da miserabile traduzione, passeremo sotto russi cinesi, il belpaese magnifico e con una storia gloriosa dei millenni andati, ma oramai popolata da miserabili senz’anima.
    Che Dio ci perdoni e dia pace al popolo palestinese massacrato dallo stato rivelatosi del male.

    5
    8

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto