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Costaiblea Film Festival, la Sicilia di Pier Paolo Cugno e la magia di Enrico Lo Verso incantano Marina di Ragusa

Tempo di lettura: 2 minuti

Marina di Ragusa, 13 Settembre 2025 – Marina di Ragusa ha vissuto un’altra serata di grande cinema con la XXIX edizione del Costaiblea Film Festival diretto da Vito Zagarrio, che ieri ha acceso i riflettori su un binomio d’eccezione: Gian Paolo Cugno ed Enrico Lo Verso. Sul palco di Piazza Torre il regista siracusano ha regalato al pubblico un viaggio nelle sue radici più profonde, raccontando quella “sicilianità imperante” che attraversa i suoi film: luoghi, linguaggio, atmosfere che dalle coste di Pachino arrivano fino a Enna e spingono lo sguardo oltre oceano.
Affiancato dall’amico e attore Enrico Lo Verso – protagonista del suo esordio “Salvatore – Questa è la vita” – Cugno ha parlato della sua visione cinematografica con un calore che ha conquistato la platea. “Mi piace l’atmosfera di questo festival, dove ero già stato come ospite. Proiettare in riva al mare è davvero bello” ha detto, ricordando quanto il mare e la luce della Sicilia influenzino la sua creatività. Per lui, ogni scena nasce da una terra che è madre e ispirazione: “I miei film trasudano la mia isola – ha raccontato – dalla Pachino delle estati assolate fino all’Enna sospesa tra mito e quotidiano, e quando guardo oltre oceano porto con me quella stessa Sicilia che non mi lascia mai”.
La serata gli ha dedicato un lungo applauso prima della proiezione del suo ultimo lavoro “Indagine di famiglia”, intenso dramma corale che conferma la sua capacità di mescolare paesaggi intimi e storie universali, seguito dal più datato ma amatissimo “La bella società”, realizzato dieci anni fa e ancora attualissimo per la forza dei personaggi e delle immagini. Con emozione, Cugno ha ritirato il Premio Mazzarelli “Cinema della Costa Iblea”, riconoscimento che sottolinea il profondo legame tra la sua poetica e la terra iblea, un rapporto che il regista considera “fonte inesauribile di storie e sentimenti”.
Lo Verso, amico e complice d’arte, ha accompagnato il regista ricordando l’esperienza condivisa sul set del primo film e il valore di una collaborazione che ha contribuito a far conoscere al grande pubblico un cinema radicato nella Sicilia ma capace di parlare a tutti. Il loro dialogo ha trasformato la masterclass in un racconto a due voci, ricco di aneddoti e riflessioni sul mestiere e sull’identità culturale. La serata ha proposto anche la sezione “Cinema della Costa Iblea”, con cortometraggi e documentari che hanno unito intensità e sperimentazione. Il pubblico ha applaudito “Metamorfosi” di Angelo Piccione, un racconto sospeso tra attualità e provocazione, il “visual poem” I giorni alla finestra di Giuseppe Palmeri, toccante omaggio a una storia di coraggio e malattia, e il documentario Io e Paolo di Lorenzo Muscoso, dedicato a Paolo Borsellino. Sempre a Villa Ottaviano, le luci si sono accese su “La donna nell’immaginario letterario di Andrea Camilleri”, raffinato omaggio al maestro di Porto Empedocle con l’intervento della giornalista Giovanna Gaggegi e le letture di Giada Ruggeri per la rassegna Liolà.
Intanto continua a richiamare visitatori la mostra “Pier Paolo Pasolini, più moderno di ogni moderno”, curata da Graziano Marraffa: manifesti originali, installazioni video e uno sguardo speciale sul legame tra il grande intellettuale e la Sicilia. Un percorso immersivo che resterà aperto fino a domenica 14 settembre a Villa Ottaviano, diventata il cuore pulsante del festival insieme a piazza Torre. Il weekend del Costaiblea si preannuncia ancora più intenso. Oggi, sabato 13 settembre, i riflettori saranno puntati su Enrico Lo Verso, che alle 18.30 in Piazza Torre terrà la masterclass “Il mestiere dell’attore”, prima di ricevere il Carrubo d’Oro alla carriera. A seguire, alle 20.00, il maestro e ospite speciale Gianni Amelio incontrerà il pubblico per una speciale masterclass – momento clou della retrospettiva a lui dedicata – e riceverà il Carrubo d’Oro Maestri del Cinema, per poi introdurre due dei suoi capolavori: Il ladro di bambini e Lamerica, pellicole che hanno consegnato al cinema italiano uno sguardo unico su infanzia, migrazioni e fragilità sociali. Domenica 14 settembre, ultima giornata del festival, spazio alla presentazione dei libri su Amelio, alla proiezione del documentario Gela 1943: lo sbarco di Chiara Ottaviano e Andrea Giannone e alla premiazione del concorso “Premio Costaiblea Giovane Cinema”, prima del gran finale con la proiezione di Campo di battaglia, alla presenza del regista Gianni Amelio e del direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj a cui andrà il Premio Mazzarelli “I mestieri del Cinema”. Tra mare e cinema d’autore, il Costaiblea Film Festival continua a intrecciare memoria e futuro, regalando a Marina di Ragusa serate indimenticabili sotto le stelle.

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