Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

Cultura siciliana: i giochi tipici della regione

Tempo di lettura: 2 minuti

In Sicilia la tradizione ludica va ben oltre la mera forma di svago e i giochi popolari rappresentano vere e proprie tracce culturali, tramandate oralmente e vissute in contesti sociali anche molto differenti tra loro. Tra questi, emergono passatempi praticati nei decenni passati nei cortili, nelle piazze e nei vicoli delle città: basti pensare a giochi antichi come ‘A Strummula, che consisteva nel far girare una trottola artigianale il più a lungo possibile. Oppure Acchiana ‘u patri cu tutti i so’ figghi, dove i bambini si arrampicavano l’uno sulle spalle dell’altro fino a quando qualcuno crollava sotto il peso, scandendo il ritmo con una filastrocca in dialetto, da cui deriva il nome del gioco. Questi passatempi non erano solo divertimento, ma manifestazioni di socializzazione, creatività e, ad oggi, esempi di memoria collettiva.

Un altro gioco tipico era ‘A Mazza (o la lippa), dove un pezzo di legno più piccolo veniva lanciato con un bastone più lungo per poi essere colpito ancora, cercando di mandarlo il più lontano possibile. Il campo di gioco era tracciato con il gesso, come spesso accadeva nei giochi da strada.

Nel novero dei giochi tradizionali rientrano anche attività note come Sciancateddu (nota come la campana nel resto d’Italia) o Vacca scinni e ncravacca (in cui i ragazzi si saltavano sulle spalle a vicenda), passatempi che richiedevano abilità motoria e tattica, spesso praticati in strada o negli spazi aperti, con regole semplici ma efficaci nell’insegnare cooperazione e movimento. Tipicamente tradizionale è anche ‘Ntinna a mari (o ’ntinna a mari), una sfida acquatica che si svolge dal 1783 a Cefalù in occasione dei festeggiamenti del santo patrono. Un tronco scivoloso (cosparso di sapone) viene collocato nel mare e invita i partecipanti a raggiungere una bandiera, con inevitabili tuffi e risate in mare.

Giochi di carte nella tradizione siciliana

Accanto a queste pratiche analogiche, la Sicilia ha una cultura consolidata anche nei giochi di carte tradizionali. Tra i preferiti si citano Ti Vitti e Cucù, due varianti che si fondano sulla tempistica e sull’attenzione ai dettagli: in Ti Vitti un giocatore che dimentica di giocare una carta viene “visto” dall’avversario, ricevendo così tre carte di penalità; Cucù si basa su meccanismi simili, con variazioni locali diffuse soprattutto durante le festività o negli incontri familiari.

Oltre a Ti Vitti e Cucù, in Sicilia sono molto diffusi altri giochi di carte che fanno parte del patrimonio ludico popolare. Vale la pena notare, infatti, che questi giochi resistono nonostante la rivoluzione digitale dell’intrattenimento e la crescita di piattaforme che offrono online giochi di carte, appunto, bingo, slot, giochi di roulette online, slot, table games ed altro. Anche se i tablet e le app sono ormai presenti nelle abitudini quotidiane di moltissime persone, le giornate di gioco a carte con parenti o amici rimangono vive, spesso un momento di convivialità insostituibile.

Tra i giochi più noti nell’isola è impossibile non menzionare la Briscola, uno dei più praticati in tutta Italia. La dinamica è semplice ma coinvolgente: vince chi riesce a totalizzare il maggior numero di punti attraverso prese mirate, con particolare attenzione alle carte di valore come assi e tre.

Un altro gioco profondamente radicato è la Scopa, che si gioca tradizionalmente con il mazzo di carte siciliane, caratterizzato da bastoni, coppe, denari e spade. La regola principale è cercare di “spazzare” il tavolo raccogliendo tutte le carte disponibili. A fine mano, i punti vengono calcolati sulla base delle scope effettuate, del numero di carte prese, dei denari e del punteggio del “settebello”, la carta più ambita.

Infine, la Marianna rappresenta un gioco tipicamente siciliano meno conosciuto al di fuori della regione. Si gioca in quattro, a coppie, con il mazzo regionale da quaranta carte e con regole che richiamano in parte la Briscola. Ogni carta ha un valore preciso e lo scopo è totalizzare più punti degli avversari attraverso prese e combinazioni. Ciò che rende il gioco particolare è la presenza della “Marianna”, ovvero l’accoppiata tra il Re di denari e il Cavallo di coppe: chi la possiede può dichiararla all’inizio della mano e ottenere un bonus che spesso decide le sorti della partita.

576465
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto