
MESSINA, 5 settembre 2025 – La Corte d’Appello di Messina ha prosciolto Duccio Astaldi, ex presidente della società edile Condotte SpA, dall’accusa di corruzione legata alla realizzazione del tratto autostradale Siracusa-Ragusa-Gela. Il verdetto, “per non aver commesso il fatto”, ribalta la precedente condanna del Tribunale.
Astaldi era finito agli arresti domiciliari insieme ad altre persone.
Le accuse mosse dal procuratore capo di Messina, Maurizio De Lucia, erano a vario titolo quelle di turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e, soprattutto, corruzione. Il tutto in una indagine nata da una segnalazione del Tar, a cui avevano fatto ricorso le ditte escluse dalla gara per i lavori.
I difensori di Astaldi, il professor Luca Marafioti e l’avvocato Paolo Tommassini, hanno espresso grande soddisfazione, sottolineando che la sentenza conferma l’innocenza del loro cliente. “Anche se tardivamente, pone riparo a un clamoroso errore giudiziario per il quale l’ingegner Astaldi subì un’ingiusta detenzione”, hanno dichiarato i legali, facendo riferimento all’arresto del marzo 2018.
Il caso riguardava fatti contestati risalenti al novembre 2015. L’assoluzione in secondo grado ripristina la reputazione di Astaldi, la cui carriera di manager era stata gravemente compromessa.













5 commenti su “Tangenti sulla Siracusa- Ragusa- Gela, assolto Duccio Astaldi in Appello”
E ora ci saranno pure i risarcimenti per danni morali. L’ho sempre detto, per certe persone che fanno parte dell’arredo non ci sono tribunali. E non ci saranno ulteriori indagini visto che il colpevole è stato prosciolto dall’accusa e dei colpevoli che sono in giro non si saprà più niente. Tutto archiviato!
Tutto giusto, ma questo vale per tutti, anxhe i tuoi amici e compari del passato che ti facevano i favori, inquisiti e poi co cuoppu a giacca abbuonati.
Solo il mitico Toto si e’ fatto 5 anni di galera e ora e’ ritornato alla grande… spesso partito del tuo compare, stessa spiaggia e stesso mare. A chi bella vita, e vi lamentate dei vaccini.
A Tonì, ci ricordiamo la segreteria che tu conosci bene del tuo “Santo”, ci ricordiamo dei centri di raccolta voti per riempire le chiese e poi le pubbliche amministrazione di amici e amici degli amici senza concorso. Ora sei diventato giusto e fai il giudice degli altri.
“i colpevoli… è stato prosciolto dall’accusa e dei colpevoli che sono in giro non si saprà più niente. Tutto archiviato!” e invece dei tuoi compari si sa tutto, ricordi le cooperativucce belle e giuste, si le cooperativucce che sono state inventate dalla sinistra e poi utilizzate da marpioni di destra per farsi le campagne elettorali.
A Tonì, di quelle di ora non sai niente e parli mentre di quelle del passato sai tutto e taci… e non lo hai sempre detto.
“Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione. Perchè la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è un problema loro”.
Charlie Chaplin
Anziché nominare Chaplin avrebbe potuto dare una risposta. Se non l’ha fatto vuol dire solo una cosa … … …