
“Le famiglie spendono sempre di più, ma tornano a casa con meno beni. Un paradosso che fotografa la crisi del commercio al dettaglio e che rischia di aggravarsi con l’arrivo dell’autunno” – dichiara Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons.
Secondo l’analisi dell’associazione, a luglio i volumi di vendita hanno registrato un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente, restando invariati su base annua. Nei primi sette mesi del 2025, mentre il valore delle vendite cresce dello 0,8%, i volumi segnano una flessione della stessa entità (-0,8%).
“Un dato allarmante – prosegue Tanasi – che dimostra come i rincari nei settori essenziali stiano modificando profondamente le abitudini di acquisto: le famiglie sono costrette a ridurre i consumi pur spendendo di più.”
Il vero banco di prova sarà l’autunno. Tra spese scolastiche, rincari delle bollette energetiche e nuovi aumenti dei prezzi, i consumatori potrebbero tagliare ulteriormente gli acquisti, con effetti diretti e pesanti sull’economia nazionale.
“Occorre subito un piano di sostegno concreto ai redditi e un’azione incisiva di contenimento dei prezzi. Senza interventi rapidi, l’Italia rischia di scivolare in una spirale recessiva dalle conseguenze sociali drammatiche”. – conclude Tanasi