
Dopo le polemiche su Israele, stemperate ieri dall’intervento chiarificatore del presidente Michelangelo Agrusti sulle colonne de Il Foglio, il festival volta pagina, si prepara a dare il via alla sua 26ª edizione, dal 17 al 21 settembre. La Festa del Libro e della Libertà – come ama definirsi oggi – si conferma un epicentro nazionale per la poesia e il pensiero critico, un crocevia di idee, dove le parole si confrontano con il presente, si contaminano, si interrogano.
Alla guida del programma poetico, Gian Mario Villalta con Roberto Cescon firmano un cartellone ricchissimo, che conferma la vocazione del festival: offrire uno sguardo largo, contemporaneo, audace. Pordenonelegge si fa lente d’ingrandimento sull’anno poetico in corso, con un occhio sempre attento alle nuove voci e ai linguaggi in trasformazione.
La Libreria della Poesia, ospitata come da tradizione a Palazzo Gregoris, sarà il cuore pulsante dell’esperienza: migliaia di titoli, anche rarità, in arrivo da tutto il mondo. Ma soprattutto decine di autrici e autori pronti a incontrare il pubblico.
Tra gli ospiti internazionali, spicca la presenza della poetessa macedone Lidija Dimkovska, che sabato 20 settembre (ore 15.30) presenterà in anteprima Cucciolo, in dialogo con Tommaso Di Dio ed Ema Stefanovska. La sua poesia, enigmatica e profonda, interroga l’umano attraverso paradossi e visioni.
Il giorno prima, venerdì 19 settembre, sarà la volta del poeta gallese Patrick McGuinness con la sua nuova raccolta Linea fissa, che approda per la prima volta in Italia accompagnata dalla traduttrice Giorgia Sensi e dal poeta-editore Philip Morre. Si parlerà di voce e silenzio, identità, lingua madre e lutto, ma anche della capacità del linguaggio di illuminare l’invisibile.
Sempre venerdì, alle 11.30, focus sulla poesia polacca contemporanea con Małgorzata Lebda e Jarosław Mikołajewski, introdotti da Andrea Ceccherelli: un ponte culturale con Varsavia, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.
Domenica 21, alle 11.30, riflettori accesi sulla poesia croata con l’anteprima dell’antologia Poeti croati, una delle sei novità 2025 della Collana Gialla di pordenonelegge/Samuele Editore. Sul palco, Irena Skopljak Barić, Damir Šodan e la curatrice Marijana Mare Sutič, per un incontro realizzato con il festival Stih u Regij di Zagabria.
Ma pordenonelegge non è solo poesia scritta. In un presente che cambia volto sotto la spinta dell’intelligenza artificiale, nasce il format “Societry – la società raccontata con la poesia”: un esperimento che unisce riflessione tecnologica e scrittura creativa.
E c’è spazio anche per la poesia filmata, con il ciclo “Poesia Doc” in collaborazione con Cinemazero: tra le proiezioni, il progetto Isonzo che unisce / Združeni ob Soči, il corto In quanto a noi di Simone Massi (ispirato a Montale) e Nel tuo occhio, omaggio a Michelstaedter firmato da Massimiliano Finazzer Flory.
A rendere ancora più solido il legame tra festival e scena poetica nazionale, il lavoro editoriale della Collana Gialla, ormai riferimento imprescindibile. Sei i volumi in anteprima previsti per il 2025, e un ruolo sempre più centrale nella mappa dei premi letterari, dal Premio Strega Poesia al Premio Umberto Saba, passando per Esordi e il Pierluigi Cappello.
Pordenonelegge non è solo un festival. È un osservatorio, un laboratorio e una casa per la poesia che verrà. Settembre segnerà, ancora una volta, il momento in cui Pordenone diventa capitale della poesia e apre le sue porte al mondo.