
Monterosso Almo – Il pittoresco borgo di Monterosso Almo domenica scorsa si è vestito a festa per celebrare una tappa importante nella vita di dodici suoi cittadini: i fatidici 40 anni. Un’età in cui si cominciano a collezionare rughe d’esperienza e capelli bianchi ma anche sorrisi più saggi. E così, tra un’Ave Maria e un tuffo in piscina è andata in scena una giornata all’insegna sia del ricordo della che dell’amicizia.
La giornata ha preso il via con un momento spirituale: la Santa Messa nella chiesa di San Giovanni Battista, celebrata da Don Salvatore Giaquinta, vice parroco, che durante l’omelia ha saputo coniugare teologia e toni affettuosi:
“I 40 anni sono un tempo di maturità, di consapevolezza e di responsabilità – ma anche un tempo di grazia e di nuove possibilità,” ha ricordato ai presenti.
Finita la funzione, i festeggiati si sono diretti verso il Bar Capriccio, dove li attendevano cornetti caldi dal profumo tentatore. Piazza San Giovanni si è trasformata così in una piccola pasticceria all’aperto.
Ma il vero cuore della festa è arrivato più tardi, quando la compagnia si è trasferita nella piscina scoperta, prenotata per l’occasione. Lì, tra schizzi, sdraio e racconti di gioventù, il gruppo ha vissuto dei momenti indimenticabili.
A conclusione di una giornata ricca e sentita, non poteva mancare un pranzo collettivo: un banchetto degno delle migliori tradizioni locali, condito da brindisi, battute affettuose e l’immancabile promessa di rivedersi… magari a 50.
Nella foto il gruppo dei quarantenni subito dopo la messa con al centro il vicario parrocchiale don Salvatore Giaquinta.