
Modica, 01 Agosto 2025 – Il Presidente del Consiglio Comunale, Mariacristina Minardo, ha annunciato ufficialmente la sua adesione a Forza Italia, definendo la scelta come una “fase evolutiva di un percorso storico-familiare”. La dichiarazione segna un nuovo capitolo nel suo impegno politico e culminerà con la formazione di un gruppo consiliare dedicato al partito.
“Definirei spontanea, quasi naturale la mia adesione a Forza Italia,” ha dichiarato Minardo, sottolineando come questa decisione sia radicata nella sua storia personale e familiare. “È un passaggio coerente con i valori etici e sociali su cui si ispira la mia persona, in linea con gli ideali per cui nasce Forza Italia.”
La scelta è stata maturata in stretta collaborazione con l’Onorevole Nino Minardo, con l’obiettivo di rafforzare l’impegno sul territorio. “È una scelta ponderata e consapevole, condivisa in perfetta sinergia con l’On. Nino Minardo, in una prospettiva sempre più collaborativa nell’interesse del territorio,” ha aggiunto il Presidente del Consiglio, evidenziando la volontà di apportare un contributo “concreto ed ancor più autentico”.
Il percorso politico all’interno di Forza Italia avrà inizio dal consiglio comunale. Nella prossima seduta, verrà formalmente costituito il gruppo consiliare del partito, che includerà, oltre a Mariacristina Minardo, i consiglieri Fabio Borrometi, Corrado Roccasalvo, Daniela Spadaro e Leandro Giurdanella, oltre all’Assessore Piero Armenia. Questo gruppo si pone l’obiettivo di lavorare in piena sinergia e a sostegno della Sindaca Maria Monisteri.
2 commenti su “Modica. Mariacristina Minardo aderisce a Forza Italia: “Una scelta spontanea e coerente””
Nulla di personale con i soggetti interessati, ma quando un’amministrazione fa il botto, e visto che la Minardo parla di etica, morale sociale, ideali, e coerenza, non si dovrebbe sciogliere il Consiglio e andare a votare? O devo pensare che ora con questo golpe democratico Modica diventerà un giardino fiorito?
E ciò discendeva dal fatto, pensava il capitano, che la famiglia è l’unico istituto veramente vivo
nella coscienza del siciliano: ma vivo più come drammatico nodo contrattuale, giuridico, che come
aggregato naturale e sentimentale. La famiglia è lo Stato del siciliano. Lo Stato, quello che per noi è
lo Stato, è fuori: entità di fatto realizzata dalla forza; e impone le tasse, il servizio militare, la guerra,
il carabiniere. Dentro quell’istituto che è la famiglia, il siciliano valica il confine della propria
naturale e tragica solitudine e si adatta, in una sofistica contrattualità di rapporti, alla convivenza.
Sarebbe troppo chiedergli di valicare il confine tra la famiglia e lo Stato. Magari si infiammerà
dell’idea dello Stato o salirà a dirigerne il governo: ma la forma precisa e definitiva del suo diritto e
del suo dovere sarà la famiglia, che consente più breve il passo verso la vittoriosa solitudine.
Leonardo Sciascia