
Ragusa, 26 luglio 2025 – Sono state emesse le condanne in primo grado, con rito abbreviato, per le persone coinvolte nella rissa che il 7 settembre dello scorso anno, a Santa Croce Camerina, che costò la vita al 21enne tunisino Mohamed Anwer Debic. Le motivazioni di queste sentenze saranno depositate entro i prossimi 90 giorni. Nel frattempo, i termini di durata delle misure cautelari sono sospesi.
Al centro del processo, un connazionale di 23 anni della vittirma, riconosciuto come l’autore dell’omicidio. È stato condannato a 10 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. La sentenza è stata emessa dal GUP del Tribunale di Ragusa, Gaetano Dimartino, a fronte di una richiesta del PM Santo Fornasier di 16 anni di carcere.
Un altro imputato, un 29enne, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi per lesioni aggravate e rissa. Inizialmente accusato di tentato omicidio per aver ferito il presunto omicida di Debic alla schiena e a una mano, ha visto la sua pena inferiore rispetto ai 4 anni richiesti dall’accusa. L’uomo è stato difeso dall’avvocato Daniele Scrofani.
Tutti gli altri imputati, coinvolti nella rissa, hanno patteggiato pene comprese tra un anno e otto mesi e due anni. Anche i quattro imputati minorenni hanno patteggiato la propria posizione.
Le indagini che hanno portato a queste condanne furono condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Ragusa e della Stazione di Santa Croce Camerina, con la collaborazione del Nucleo Investigativo. Si conclusero con l’esecuzione di un decreto di fermo nei confronti di sette cittadini tunisini (la posizione di uno è stata poi stralciata).
Con l’attesa delle motivazioni, si spera di far luce su ogni aspetto di questa tragica vicenda.