
Ragusa – Si è concluso con l’assegnazione del primo premio a Mattia Tumino il contest fotografico nazionale “Viaggio a Ragusa – sulle orme di Giuseppe Leone”, iniziativa sostenuta dal Ministero della Cultura attraverso il programma “Strategia Fotografia” e patrocinata dal Comune di Ragusa, che ha rivestito un ruolo centrale nell’organizzazione e nella promozione del progetto.
L’evento rappresenta la seconda fase del più ampio progetto culturale “Promenade Méditerranéenne”, promosso in occasione del trentennale del Premio nazionale Penisola Sorrentina, e si inserisce nel solco del successo ottenuto dalla mostra “Il Grand Tour Campania e Sicilia” di Giuseppe Leone, tenutasi a Ragusa Ibla nella primavera scorsa.
Il contest ha voluto valorizzare il talento di giovani fotografi italiani, invitandoli a ripercorrere – attraverso l’obiettivo – le tracce visive e poetiche del celebre maestro Leone, figura di riferimento nel panorama fotografico nazionale.
La giuria, presieduta dal project manager Mario Esposito e composta da esponenti di spicco del settore, tra cui Clorinda Arezzo per il Comune di Ragusa, ha selezionato i finalisti e il vincitore. A trionfare è stato Mattia Tumino, mentre Salvo Alibrio ed Emanuele Oranges si sono classificati tra i finalisti. Menzioni speciali per Emilio Ruggeri e Gianna Spada.
“Il mio portfolio racconta un viaggio a Ragusa sotto forma di passeggiata – ha dichiarato Tumino – dai suggestivi vicoli di Ibla, tra le scale che uniscono la parte bassa e alta della città, fino al barocco dei palazzi e ai dettagli più moderni, in una visione tra i monti Iblei”.
La raccolta fotografica sarà pubblicata e distribuita nel mese di agosto, in occasione della Giornata Mondiale della Fotografia.
Ragusa si conferma così polo d’eccellenza per la valorizzazione della cultura e della fotografia, offrendo uno scenario unico dove storia, paesaggio e arte si intrecciano in un linguaggio contemporaneo. Le immagini in bianco e nero, dense di suggestione e autenticità, celebrano non solo un territorio ma il suo “genius loci”, nel segno di Giuseppe Leone.