
Roma – È morto nel tardo pomeriggio di oggi a Roma Alvaro Vitali, attore e comico italiano celebre per aver interpretato l’iconico personaggio di Pierino e per i suoi numerosi ruoli nella commedia sexy all’italiana. Aveva 75 anni.
Nato a Roma il 3 febbraio 1950, Vitali era stato ricoverato due settimane fa a causa di una “broncopolmonite recidiva”, come aveva reso noto l’ex moglie Stefania Corona in una recente intervista.
La sua carriera è legata indissolubilmente al filone della commedia brillante e, in particolare, al personaggio di Pierino, che lo ha reso un volto amato da diverse generazioni di spettatori. Con la sua comicità irriverente e la sua mimica inconfondibile, Vitali ha saputo conquistare il pubblico, diventando un’icona del cinema popolare italiano.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato un’ondata di cordoglio tra i colleghi e i fan, che lo ricordano per il suo talento nel far sorridere e per la sua capacità di incarnare un pezzo della storia del cinema italiano.
1 commento su “Addio ad Alvaro Vitali, morto a Roma l’indimenticabile Pierino”
Addio Alvaro Vitali.
Un attore comico che ci ha fatto ridere ai tempi quando il popolo italiano rideva. Questa una delle sue ultime dichiarazioni:
“Io sono sempre stato di sinistra, all’epoca votavo PCI. Tutta la mia famiglia votava PCI.
Ho più volte attaccato i manifesti, annunciato comizi, giravo con l’auto con l’altoparlante sul tetto e davo gli annunci: “Stasera parlerà l’onorevole Pajetta”.
Avevo uno zio, Franco Vitali, che lavorava a Botteghe Oscure. Andava spesso a Mosca.
Facevo l’elettricista, venivo dalla classe operaia, poi una volta incontrai Fellini e mi cambiò la vita.
Che sofferenza l’ostilità della sinistra, io ero un militante del Partito Comunista ma ricevevo insulti per i film in cui recitavo, la commedia sexy degli anni 70 rappresentava il popolo! L’Italia profonda. Ma l’èlite intellettuale di sinistra invece ci disprezzava, il PCI non mi ha mai invitato una sola volta alla festa dell’Unità: a me piaceva andarci, ma ci sono sempre andato da privato.
Oggi abbiamo il PD che per me è la DC. Volevo votare per i partiti minori della sinistra, ma poi mi sembrava una preferenza persa. Mi sono astenuto. Quando tornerà la vera sinistra tornerò al seggio”.
Alvaro Vitali