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Vergogna a Cava Ispica: Furto di “traverse” dai muri a secco della strada per San Nicola. Patrimonio storico in pericolo

Tempo di lettura: 2 minuti

MODICA  – Un atto di scellerata inciviltà sta minacciando l’integrità e la sicurezza di uno dei percorsi più suggestivi e storicamente rilevanti del territorio ispicese: la strada comunale che conduce alla chiesetta bizantina di San Nicola, incastonata nella magnifica cornice di Cava Ispica. Nelle ultime settimane, ignoti stanno sistematicamente rubando le traverse in pietra che compongono e sorreggono i muri a secco ai bordi della carreggiata, mettendo a rischio non solo la stabilità della strada ma anche un patrimonio di inestimabile valore storico e paesaggistico.
La denuncia arriva da cittadini e frequentatori abituali della zona, che con crescente preoccupazione hanno notato l’assenza di porzioni sempre più ampie di questi muri tradizionali. Le traverse, elementi fondamentali per il contenimento del terreno e la delimitazione della strada, vengono rimosse con spregiudicata indifferenza, lasciando vuoti pericolosi e mettendo a nudo il terreno sottostante, con il rischio di smottamenti e cedimenti, specialmente in caso di piogge intense.
Ma il danno non è solo strutturale. I muri a secco della strada per San Nicola non sono semplici delimitazioni, ma parte integrante del paesaggio rurale e della storia di Cava Ispica. Realizzati con tecniche antiche, rappresentano un esempio di architettura spontanea e di adattamento al territorio, testimoniando secoli di lavoro e cura dell’uomo in questo straordinario contesto naturalistico e archeologico. Sottrarre queste pietre significa distruggere un pezzo di storia, deturpare un paesaggio già fragile e, in ultima analisi, impoverire l’intera comunità.
La chiesetta di San Nicola, gioiello bizantino, è meta di escursioni, studi e momenti di contemplazione, un luogo che attira visitatori da ogni dove. Il percorso che vi conduce deve essere preservato nella sua autenticità e sicurezza. Chiunque stia commettendo questi atti vandalici e di furto dimostra una totale mancanza di rispetto per il bene comune, per la storia e per l’ambiente.
Si lancia un appello alle autorità competenti – dal Comune di Modica, al Comune di Ispica, alle forze dell’ordine – affinché intervengano prontamente per fermare questo scempio. È fondamentale intensificare i controlli nell’area e, una volta individuati i responsabili, procedere con la massima severità. Al contempo, si invita la cittadinanza a segnalare qualsiasi movimento sospetto, a farsi sentinella del proprio territorio, per proteggere un luogo che appartiene a tutti e che non può essere sacrificato all’avidità e all’inciviltà di pochi.
Il patrimonio di Cava Ispica è un tesoro da difendere. Permettere che venga depredato in questo modo significa arrendersi alla miseria morale che sta deturpando le nostre bellezze. È tempo di agire.

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