
Pozzallo – Il dibattito politico a Pozzallo si accende nuovamente, questa volta sull’annosa questione dell’ex Distilleria Giuffrida. Il sindaco, Roberto Ammatuna, replica duramente al consigliere comunale Giuseppe Sulsenti, accusandolo di “incapacità e rabbia” e di voler “spaventare” la cittadinanza dopo aver già danneggiato la città in passato. Ammatuna intende fare chiarezza sui fatti relativi all’ultima interrogazione di Sulsenti, ripercorrendo la storia dei problemi legati all’immobile e la loro risoluzione sotto la sua amministrazione.
Ammatuna sottolinea che i due grandi problemi che hanno afflitto l’ex Distilleria Giuffrida – problemi di consolidamento strutturale (rischio crollo) e pericolo di presenza di particelle aerodisperse di amianto – erano già noti e irrisolti sin dagli anni in cui lo stesso Sulsenti amministrava Pozzallo. “Ebbene, dopo tanti sopralluoghi, l’ex Sindaco Sulsenti non ne risolveva nemmeno uno”, afferma Ammatuna.
Anche la successiva Amministrazione Comunale, prosegue Ammatuna, si limitò a una semplice recinzione della struttura, senza eliminare il pericolo di crolli né accertare la presenza di amianto nell’aria, arrivando persino a chiudere Via Mazzini al traffico veicolare.
La svolta, secondo Ammatuna, sarebbe avvenuta durante la sua prima amministrazione, negli anni 2019/2020. “Si risolsero tutte e due i problemi”, dichiara Ammatuna. Furono eseguiti i lavori di consolidamento strutturale grazie a fondi statali e comunali, scongiurando il pericolo di crollo e permettendo la riapertura di Via Mazzini, chiusa da anni.
Sempre nel 2020, in collaborazione con ASP e ARPA, su richiesta del Comune di Pozzallo, furono eseguiti i prelievi per verificare la presenza di amianto. Sebbene il primo esito fosse positivo, il successivo e più importante esame per la ricerca di amianto nell’aria diede esito negativo. “In parole povere, non c’era presenza di fibre di amianto aerodisperse”, chiarisce Ammatuna.
Al termine dei lavori, Ammatuna spiega di aver invitato il Dirigente, con nota Prot. 30544 del 18 novembre 2021, ad avviare le procedure per il recupero delle spese sostenute dai proprietari dell’immobile.
Ammatuna conclude la sua nota affermando con forza la correttezza del suo operato e sottolineando come i fatti dimostrino la risoluzione dei due gravi problemi dell’ex distilleria. Poi lancia una dura accusa a Sulsenti: “Mentre il consigliere Sulsenti, dopo aver tentato di fare perdere il finanziamento di 500.000 € del Lungomare di Raganzino, continua nella sua opera distruttrice ai danni della nostra città”.
La nota si conclude con un’affermazione lapidaria: “Lui odia Pozzallo, da sempre. Ha operato continuamente per danneggiare e distruggere la nostra Pozzallo, ma quantomeno, quando ha torto marcio, abbia il pudore di tacere. La vita politica è fatta da Costruttori e Distruttori. Lui appartiene certamente alla seconda schiera”.